Regione Piemonte - Piemonteinforma

Contro le truffe sul riso biologico

Il riso biologico sarà uno dei prodotti al centro dei controlli dei Servizi antisofisticazioni agroalimentari delle Province piemontesi, direttamente coordinati dalla Regione.

Si tratta di una delle novità su cui queste strutture concentreranno la propria attività nel 2018, come previsto dalle linee guida approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero.

“La legge regionale permette alla Giunta di disporre attività straordinarie di vigilanza e controllo su prodotti che vivono un’emergenza particolare sul piano della frode e della sofisticazione - evidenzia Ferrero - Molti organi di informazione hanno messo in rilievo possibili truffe e contraffazioni nel settore del riso biologico, sottolineando la differenza di redditività nei confronti del riso non bio e le oggettive difficoltà dei controlli, che rendono la truffa in questo settore particolarmente redditizia”.

In Piemonte il trend di produzione del riso biologico in Piemonte è in crescita: attualmente lo producono circa 220 aziende su una superficie di oltre 3800 ettari, con altri 2700 ettari in conversione. “Un patrimonio importante, da valorizzare, come stiamo facendo - prosegue l’assessore - si pensi al marchio Piemondina, che contraddistingue il riso piemontese sugli scaffali della grande distribuzione, o alla valorizzazione del riso dop di Baraggia nel menù del Bocuse d’Or, ma anche da tutelare. Per questo abbiamo deciso di dedicare al riso biologico una particolare attenzione nei controlli. La nostra scelta di valorizzare e rilanciare il più possibile il riso piemontese trova un riscontro concreto nel contrasto alla truffa e alla contraffazione. E’ una azione necessaria per proteggere l’attività dei risicoltori onesti, la stragrande maggioranza, e tutelare il consumatore e l’immagine del nostro riso”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.