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Allevamento di insetti ad uso alimentare

Il Piemonte può essere un polo di eccellenza nell’allevamento di insetti, larve e bachi da seta da destinare alla produzione di farine proteiche per mangimi per animali, di prodotti derivati e di fertilizzanti. E’ quello che emerge dallo studio di fattibilità del progetto Bomb-Hi, presentato il 29 gennaio nella sede dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, che ha analizzato se ci sono le condizioni tecnologiche, di processo e di mercato per realizzare nella nostra regione la produzione di nuove fonti proteiche mediante l’impiego alimentare di insetti e di larve, come sta già avvenendo da alcuni anni in paesi Europei.

Lo studio è frutto del lavoro di squadra di alcune imprese dei settori agroalimentare e tessile, quali Agrocompany S.rl., Nuova Cosmatex S.r.l. con capofila l’Agenzia territoriale Langhe Roero Monferrato; insieme a DISAFA - Dipartimento delle Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, CNR-ISMAC Biella e a Ipla - Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente della Regione Piemonte. E’ stato cofinanziato dalla Regione Piemonte attraverso i Poli di innovazione e ha ricevuto il patrocinio della FAO.

"Si vuole guardare al futuro recuperando la tradizione agricola e tessile - ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero - L'allevamento del baco da seta potrebbe anche diventare un tassello per il rilancio della produzione di seta, abbandonata in Italia dal dopoguerra. Ma per arrivare a questo occorre anche individuare nuove norme a livello centrale, si tratta di una materia nuova, ma importante”.

Ferrero non si è nascosto che “occorre anche combattere un certo pregiudizio culturale, che all'inizio era pure mio. Ma lo studio mi ha aperto gli occhi. D'altronde mangiamo da tempo il formaggio con le larve, le mele con i bachi, i gamberetti e altro. E i polli ruspanti, quelli più prelibati, nell'aia mangiamo sicuramente larve e mosche. Mangimi creati usando gli insetti potrebbero cibare i nostri polli, realizzando così una nuova filiera corta".

 

Author Alessandra Quaglia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.