Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia, hanno ricevuto il 15 aprile in Regione gli undici presidenti degli enti di gestione delle aree naturali protette piemontesi.

L’incontro è avvenuto dopo che sono state ultimate le procedure per la nomina dei consigli di tali enti, anche a seguito del riordino operato per legge nell’agosto del 2015.

Questi i presidenti: Dino Bianchi per l’ente di gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese, Francesco Bove per l’ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino, Ermanno De Biaggi per l’ente di gestione delle aree protette della Valle Sesia, Adriano Fontaneto per l’ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, Gianfranco Marengo per l’ente di gestione delle aree protette del Monviso, Gianfranco Miroglio per l’ente di gestione del Parco paleontologico astigiano, Paolo Crosa Lenz per l’ente di gestione delle aree protette dell’Ossola, Stefano Daverio per l’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, Paolo Salsott per l’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime, Valter Giuliano per l’ente di gestione delle aree protette del Po torinese, Luigi Chiappero per l’ente di gestione delle aree protette dei Parchi reali.

“Tutelare l’integrità del territorio, migliorare l’assetto idrogeologico e sviluppare l’enorme potenziale del turismo naturalistico del Piemonte sono le linee guida entro le quali la nostra amministrazione ha deciso di muoversi nell’ambito della tutela dell’ambiente - ha dichiarato Chiamparino - La trasparenza, l’indipendenza e la professionalità con cui sono stati scelti i nuovi presidenti rappresentano la migliore garanzia che possiamo dare per la futura gestione dei parchi piemontesi”.

L’assessore Valmaggia ha dal canto suo puntualizzato che “con questo incontro si sono create le condizioni per dare piena funzionalità a tutti gli enti di gestione delle aree protette piemontesi. Un traguardo importante, ma anche un punto di partenza dopo il proficuo lavoro che ha visto Giunta e Consiglio regionale impegnati a dare una nuova governance alle aree protette, che sappia cogliere le opportunità di sviluppo e di tutela del nostro territorio. I parchi, oltre alla natura, significano visibilità, turismo e sviluppo ”.