Regione Piemonte - Piemonteinforma

Tre milioni e mezzo dalla Regione per incrementare la raccolta dei rifiuti porta a porta a Torino

Sono San Salvario, Vanchiglietta-Borgo Rossini, Santa Rita Ovest, Filadelfia-Lingotto e Area Paracchi i quartieri di Torino dove si passerà dalla raccolta dei rifiuti in strada al porta a porta. Lo prevede un accordo di programma fra Regione Piemonte, Comune di Torino e Amiat SpA - a cui fa capo la gestione del Consorzio di bacino 18 - che destina alla riorganizzazione del servizio di raccolta 5 milioni e 50 mila euro.

In base all'accordo la Regione Piemonte, principale finanziatore del progetto, acquisterà mezzi ad elevate prestazioni emissive, anche per garantire il miglioramento della qualità dell'aria, investendo 3 milioni e seicentomila euro. Il Comune di Torino e il Consorzio di bacino 18 partecipano con 400 mila euro, e la restante parte è a carico di Amiat. L'accordo prevede che la raccolta domiciliare dei rifiuti differenziati (divisi in frazione organica, carta e cartone, imballaggi in plastica, imballaggi in vetro, imballaggi metallici, nonché i rifiuti indifferenziati residuali) venga estesa a oltre il 50% dei cittadini torinesi.

L’obiettivo dell’accordo di programma è rispondere a quanto prefissato dal Piano regionale rifiuti, approvato nell’aprile del 2016, secondo cui, entro il 2020, la raccolta differenziata piemontese dovrà essere superiore al 65% dei rifiuti totali prodotti. Nonostante i dati al 2017 sulla produzione dei rifiuti in Piemonte registrino situazioni confortanti sul miglioramento della raccolta differenziata in quasi tutta la regione, la realtà di Torino, fortemente rappresentativa in termini di densità di abitanti, e quindi anche di produzione di rifiuti, fa scendere l’asticella della performance totale piemontese. Il bacino 18 di Torino, oltre a essere il più popolato della regione, è quello che registra il peggior risultato in termini di raccolta differenziata, fermandosi al 44,7% del totale dei rifiuti prodotti.

Per quanto riguarda nello specifico i soli quartieri coinvolti dall'accordo, la riorganizzazione della raccolta con il passaggio al sistema domiciliare vedrà partecipi circa 115.000 residenti, con un passaggio alla raccolta differenziata prevista al 60% rispetto all’attuale 30%.

“Si tratta – ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – di un accordo fondamentale per la nostra regione, e dal quale non si poteva prescindere se si vuole dare una vera svolta alla raccolta differenziata dei rifiuti. Questa amministrazione ha intrapreso un percorso virtuoso che, partendo dall’adozione del Piano rifiuti, e  passando attraverso l'approvazione delle legge regionale di governance del sistema di gestione dei rifiuti, giunge ora a mettere in pratica azioni concrete affinché gli obiettivi previsti dal Piano vengano raggiunti in tutte le realtà regionali. Sono convinto che ben prima del 2020 il Piemonte, grazie alle misure messe in atto, avrà non solo raggiunto gli obiettivi prefissati, ma li avrà largamente superati”.

Author Pasquale De Vita Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.