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Il cibo come mediatore culturale, un corso al Centro Unesco di Torino

Il cibo come patrimonio immateriale ma anche come espressione della cultura di un territorio, da tutelare attraverso comportamenti responsabili e buone pratiche, senza trascurare gli sviluppi di un settore alimentare che offre sempre più opportunità di impiego per i giovani.

Di questi temi si è trattato il 12 novembre a palazzo Lascaris nella giornata di inaugurazione del percorso formativo “Patrimonio immateriale: il cibo come mediatore culturale”, organizzato dal Centro per l’Unesco di Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte. Tre gli assessori che si sono alternati nel corso della mattinata: i titolari della delega all’Ambiente, Alberto Valmaggia, alla Cultura, Antonella Parigi e all’Istruzione, Giovanna Pentenero. La tavola rotonda è stata moderata dal giornalista Rai Beppe Rovera. Ottocento tra studenti e insegnanti delle scuole del Piemonte hanno aderito al corso di formazione.

Da segnalare all’interno del percorso formativo, le attività dedicate a insegnanti e genitori. Lunedì 26 novembre alla Palazzina di caccia di Stupinigi si terranno i dialoghi tra cibo, arte e paesaggio, un pomeriggio incentrato sulle tematiche del cibo a corte. Lunedì 17 dicembre nel Centro per l’Unesco di Torino si parla di agricoltura indigena e co-sviluppo tra Italia e Senegal e della situazione dei bambini migranti in Sahel. Ancora, lunedì 14 gennaio l’argomento è “Cibo, cultura e società”, e lunedì 11 febbraio si parla di nutrizione e dietologia. Il lavoro nelle classi si terrà da febbraio ad aprile 2019 e il 6 maggio sarà la giornata conclusiva, dedicata alla presentazione dei lavori.

Per l’assessore Parigi “la nostra regione sta andando molto forte nel campo del turismo, con numeri importanti e il riconoscimento della guida Lonely Planet. Il turismo che guarda al Piemonte è legato all’enogastronomia: è molto colto, attento e rispettoso del territorio. Si viene in Piemonte perché per noi il cibo è cultura”.

Secondo l’assessore Valmaggia “non ci può essere patrimonio immateriale se non c’è prima materialità del cibo, che deve essere prodotto bene. Il paesaggo antropico, dove l’uomo ha creato i vigneti, dà vita a un patrimonio che ha poi ottenuto, come nelle Langhe, il riconoscimento dell’Unesco. Bisogna produrre bene prodotti di qualità tracciabili, valorizzando e salvaguardando il paesaggio. Dall’anno scorso il piano paesaggistico regionale ha chiuso il cerchio dell’economia circolare: se produco bene, tutelo il paesaggio e accolgo chi vuole vivere nuove forme di turismo esperienziale, legate alla qualità del nostro territorio”.

Per l’assessore Pentenero “abbiamo lavorato sulla cultura del cibo e dell’alimentazione in un ambiente che cambia velocemente e abbiamo visto come gli sprechi alimentari ci mettano in condizione di agire responsabilmente. Tutti temi degni di approfondimento che anche nelle nostre scuole hanno avuto grande spazio”.
Il programma del corso è disponibile integralmente sul sito.

La tavola rotonda è stata anche l'occasione per presentare gli ultimi aggiornamenti in merito alla campagna sul paesaggio realizzata dalla Regione Piemonte, a partire dal sito internet Paesaggiopiemonte, per passare poi agli elaborati tuttora in distribuzione presso gli Urp regionali: le card, il tabloid Paesaggiopiemonte, il tabloid Piano Paesaggistico, l'"origami" sugli osservatori del paesaggio e il depliant che contiene gli intervento per il miglioramento del paesaggio. Tutti questi elaborati sono scaricabili dal sito.
Ultimo tassello di questa campagna è il kit didattico, corredato da alcuni giochi interattivi, rivolto alle scuole primarie e che verrà divulgato on-line nei prossimi mesi.

Il Centro per l’Unesco di Torino-onlus, è riconosciuto dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) come International Unesco Centre; è membro attivo della Federazione italiana, europea e mondiale dei Centri e Club Unesco. Il Centro realizza gli ideali dell’Unesco sul territorio piemontese ed è rnte di gormazione nazionale. Dal 1984 progetta e realizza attività per: giovani, studenti di ogni ordine e grado, cittadini italiani e provenienti da altri Paesi, con l’obiettivo di promuovere conoscenza e pratica dei diritti umani, facilitando il dialogo tra culture e generazioni.

Author Pasquale De Vita Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.