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Nasce la Riserva Unesco della Biosfera “Ticino Val Grande Verbano”

Il Consiglio del Programma Man and Biosphere dell’Unesco, riunitosi a Palembang in Indonesia dal 23 al 28 luglio, ha approvato l'ampliamento della riserva “Ticino Val Grande Verbano”. L’area coinvolta comprende 253 comuni fra Piemonte e Lombardia per un territorio che raggiunge i 332 mila ettari di estensione. Un importante risultato che premia il lavoro svolto dalla Riserva della biosfera del Ticino, e che si pone come primo passo verso la creazione di un’area naturale transfrontaliera Italia – Svizzera. Le province coinvolte sono Novara, Milano, Pavia, Varese, Verbania. Le novità dell’iniziativa sono state illustrate il 30 luglio a Milano nel corso di una conferenza stampa, a cui ha preso parte, fra gli altri, anche l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia.

I due Parchi inclusi nella nuova Riserva Mab - il Parco nazionale della Val Grande e il Parco del Campo dei Fiori – costituiranno, insieme a quelle già riconosciute nella Valle del Ticino, le "core zone", ovvero aree dove le attività umane sono limitate e si perseguono come obiettivi prioritari la tutela e la conservazione durevole degli habitat naturali e delle comunità, e le "buffer zone", ossia quelle che circondano o confinano con le centrali, dove si possono realizzare solo attività compatibili con gli obiettivi della conservazione, tra cui l’educazione ambientale, l’ecoturismo, il monitoraggio e la ricerca scientifica. I comuni che hanno aderito alla proposta, grazie ad un intenso percorso di consultazione, coinvolgimento e sensibilizzazione avviato nel 2014, si configurano come "area transition", la parte della riserva in cui sono permesse e promosse attività ecologicamente sostenibili. In tali ambiti il riconoscimento Unesco non andrà ad apporre nuovi vincoli o limitazioni alle attività antropiche ma costituirà valore aggiunto.

Il coinvolgimento di nuovi comuni piemontesi nell’area Mab Unesco del Parco del Ticino Val Grande e Verbano - ha concluso l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia - è una grande occasione sia per la tutela ambientale di territori di grande pregio naturalistico, sia per disegnare una via verso possibilità di sviluppo sostenibile delle zone interessate, puntando su turismo ed ecologia. La rete Mab in Piemonte si arricchisce così di un altro tassello, dopo il Parco del Po torinese e il Parco del Monviso. L’auspicio è che queste iniziative siano il volàno per il definitivo riconoscimento internazionale di quello scrigno di bellezze naturali che è il Piemonte”.

Author Pasquale De Vita Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.