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Un progetto speciale per gli argini del Po

Un “progetto speciale” da oltre 500 milioni di euro per raddoppiare la sicurezza degli oltre mille chilometri di argini del Po è la proposta emersa il 4 luglio a Ferrara dalla giornata di studio “Sistema arginale del fiume Po: progetti per la mitigazione del rischio alluvioni”, alla quale sono intervenuti Francesco Balocco, assessore alla Difesa del suolo della Regione Piemonte e presidente del Comitato di indirizzo dell’Agenzia interregionale per il Po, Paola Gazzolo, assessore alla Difesa del suolo Regione Emilia-Romagna, Pietro Foroni, assessore al Territorio della Regione Lombardia, Angelo Borrelli capo Dipartimento della Protezione civile.

E’ stato infatti presentato uno studio, frutto delle elaborazioni degli uffici tecnici dell’Autorità di Bacino distrettuale del Po e di AIPo, che ha esaminato dettagliatamente con le tecniche disponibili più avanzate l’intero sistema arginale (652 km) del Po, dalla fonte del Monviso arriva fino al delta. Un’opera pluricentenaria che ha sempre cercato di svolgere un ruolo essenziale di difesa idraulica dei territori sottesi e che necessita costantemente di attente e puntuali cure di manutenzione e consolidamento, in quanto i mutamenti climatici e un’urbanizzazione progressiva incidono sull’equilibrio e la dinamica dei flussi, per cui si rende necessaria un’attenzione particolare per garantire la massima efficienza ed efficacia delle arginature.

L’assessore Balocco ha dichiarato che “la questione della difesa dei territori si affianca all’aspetto della valorizzazione degli stessi. Ora si apre una fase nuova anche per il Piemonte, quella della laminazione: una serie di interventi molto delicati, ma che contiamo essere risolutivi”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.