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Giù la torre dell'Acqua di Moasca: il paesaggio si tutela anche così

Abbattere strutture vetuste che deturpano il paesaggio, per valorizzarlo e tutelarlo, specie in posti di grande bellezza come le Langhe, il Roero e il Monferrato. E' questo uno degli obiettivi del Piano paesaggistico regionale del Piemonte che muove i suoi passi nell'Astigiano, dove, martedì 15 maggio, l'assessore regionale all'Urbanistica ha partecipato all'inaugurazione dei lavori di abbattimento della Torre dell'Acqua di Moasca (AT).

Con lui erano presenti il sindaco della cittadina piemontese, il presidente dell'Acquedotto Valtiglione SpA e l'architetto progettista dell'intervento. La torre piezometrica del vecchio acquedotto, costruita negli anni ’60, di modesta fattura in cemento armato, parzialmente rivestita in mattoni faccia a vista, di circa 20 metri, sarà sostituita da una vasca interrata, che affaccerà sulle colline astigiane del vino del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

Il progetto rientra fra quelli volti alla valorizzazione e riqualificazione del paesaggio finanziati con la legge regionale ad hoc del 2008. L’iniziativa è l’ultima in ordine cronologico fra quelle che compongono le azioni delle politiche regionali sulla salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e che danno concretezza agli strumenti di pianificazione, in particolare proprio ai principi di cui si informa il Piano paesaggistico regionale, approvato nell’ottobre dello scorso anno.

Secondo l’assessore regionale all’Urbanistica l’intervento del Comune di Moasca rappresenta il simbolo dell’avvio di quell’auspicato cambiamento culturale che riconosce il paesaggio come irripetibile valore, risorsa e strategia fondamentale sottesa a ogni politica di sviluppo culturale ed economico del territorio piemontese.

 

Author Pasquale De Vita Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.