iLa 34esima edizione del Torino Film Festival, in programma dal 18 al 26 novembre si presenta con 158 film, molti nel segno dell'impegno, tante sezioni e ospiti, tra cui Paolo Sorrentino, Nanni Moretti, Roberto Bolle, Caterina Caselli, Rita Pavone, Jasmine Trinca, Costa Gavras, Riccardo Scamarcio, Gabriele Salvatores, Alberto Munzi, Christophe Doyle, Altan, Gianni Amelio, Denis Lavant e Daniele Segr.
L’assessora regionale alla Cultura e al Turismo nel presentare questa edizione ha detto che, dopo tante edizioni di successo, sembra doveroso sottolineare come il Torino Film Festival continui a mantenere alta la sua vocazione verso il cinema nuovo e intatta la voglia di esplorare il futuro. L’omaggio al punk, inteso come fenomeno culturale e generazionale sul quale interrogarsi a quarant’anni dagli esordi discografici, è un esempio di questa curiosità intellettuale aperta ai diversi linguaggi che trova conferma anche nella scelta di un Guest Director d’eccezione come Gabriele Salvatores. Quest’ultimo, tra l'altro, presenta una originale sezione, Cinque pezzi facili ovvero i cinque film che gli hanno fatto capire che era meglio rinunciare al mestiere di avvocato.
Tra le novità, il Premio Langhe-Roero e Monferrato istituito dalla Regione Piemonte con il TFF e il Museo Nazionale del Cinema che quest’anno verrà assegnato a Paolo Sorrentino, premio Oscar 2014, in occasione di una serata speciale venerdì 25 novembre al Palazzo della Luce a Torino. Il premio verrà attribuito annualmente, a partire da quest’anno, ad un autore o attore cinematografico di rilevanza internazionale.
Il TFF apre venerdì 18 novembre con la commedia drammatica Between us di Rafael Palacio Illingworth e chiude sabato 26 novembre con Free fire, action-thriller a firma dell'inglese Ben Wheatley. Unico film italiano in concorso I figli della notte di Andrea De Sica, esordio del nipote di Vittorio De Sica. Sono stati segnalati in questa edizione due film tratti da storie vere: Sully di Clint Eastwood con Tom Hanks, con la presenza a Torino nei giorni del Festival del vero protagonista Chesley Sullenberger, coraggioso pilota costretto a effettuare un ammaraggio di emergenza nel fiume Hudson nel 2009, e Free state of Jones di Gary Ross con Matthew McConaughey, storia del contadino del Sud degli States che,durante la guerra civile si ribellò all'esercito confederato.
Il Festival, diretto da Emanuela Martini, presenta 15 film in concorso con una forte presenza dell'America Latina. A giudicarli una giuria composta dal direttore della fotografia Edward Lachman , con il ruolo di presidente, dallo scrittore e regista canadese Don McKellar, da Mariette Rissenbeek, della German Films Service, dal regista romeno Adrian Sitaru e dall'attrice israeliana Hadas Yaron.
Nella sezione Festa mobile spiccano Roberto Bolle e l'arte della danza, documentario sul ballerino piemontese curato da Francesca Pedroni e Nessuno ci può giudicare di Steve Della Casa, ovvero gli anni Sessanta alla luce dell'impatto con il rock italiano. Tra gli omaggi, quello dedicato a David Bowie che si trova nel manifesto del festival con la riproposizione di Furyo di Nagisa Oshima. L'attrice Jasmine Trinca è a Torino come madrina di questa edizione, mentre sarà Riccardo Scamarcio a consegnare a Costa Gavras, maestro del cinema politico e d'impegno civile greco, il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2016.
Il regista torinese Daniele Segre omaggia in questa edizione le donne della Resistenza italiana con Nome di battaglia donna, che viene presentato nella sezione Festa Mobile. Realizzato con l'Anpi, il film è un'opera corale che dà voce alle donne che hanno fatto la Resistenza in Piemonte. Raccontare le loro storie è un atto di gratitudine verso chi ci ha permesso di vivere in libertà e in democrazia.
La presenza della RAI al TFF è evidenziata anche dal coinvolgimento nel nuovo Market del cortometraggio, un tipo di cinema oggi sempre più interessante e richiesto anche dal pubblico televisivo.
Tutto il programma e su http://www.torinofilmfest.org