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A Torino un “nuovo” Salone del Libro

A Torino verrà organizzato un “nuovo” Salone del Libro, dopo che sono naufragate le possibilità di trovare un accordo con Fiera Milano e l'Associazione italiana editori per dare vita ad un evento unico che si svolgesse nelle due città nelle stesse date e con una sola goverance.  E' questo l'esito di una riunione svoltasi il 20 settembre a Roma alla presenza dei ministri Dario Franceschini e Stefania Giannini, del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dell'assessore piemontese alla Cultura, Antonella Parigi, della sindaca di Torino, Chiara Appendino, dell'assessore ai Beni culturali di Milano, Filippo del Corno, del presidente dell'Aie, Federico Motta.

Come ha dichiarato Chiamparino, “nonostante lo sforzo, che abbiamo apprezzato, dei ministri Giannini e Franceschini per far emergere una comune volontà di realizzare un solo grande evento nazionale, abbiamo dovuto prendere atto che non vi sono le condizioni per trovare un accordo che tenga conto di quello che Torino, in trent'anni di storia, ha significato è tuttora significa per il libro e la lettura. La nostra proposta rispettava la richiesta del ministro Franceschini. Non possiamo invece accettare che il Salone degli editori si faccia a Milano e a Torino una grande libreria”.

Chiamparino ha subito indicato la strada che verrà seguita: “A questo punto compiremo rapidamente gli atti per rendere operativa la Fondazione, suggerirò al nuovo presidente, a Massimo Bray e al suo gruppo, di lavorare ad un evento che pur mantenendo le caratteristiche proprie del Salone del Libro di Torino trovi elementi di specializzazione che lo differenzino da quanto la Fabbrica del Libro e Aie stanno organizzando a Milano”.

“Non siamo animati da spirito guerriero - ha chiosato il presidente - anche se non sarebbe la prima volta nella storia che Davide batte Golia”.

Il risultato della riunione è stato accolto con delusione anche dagli esponenti del Governo. Franceschini ha dichiarato che “purtroppo la soluzione non è stata accettata. Lo diciamo con molta amarezza nella consapevolezza di avercela messa tutta. L'Italia perde una grande occasione'”, mentre Giannini ha sostenuto che “questa era una splendida occasione per far si che da una situazione critica si potesse fare una grande operazione culturale”.  

Il 22 settembre, a margine dell'inaugurazione del Salone del Gusto, il ministro Franceschini ha precisato che “Siamo entrati quattro mesi fa nella Fondazione e non c'è ragione per uscirne. Ora discuteremo con Torino come la manifestazione può essere legata alla promozione della lettura, che è la nostra missione, e che quindi garantisca e giustifichi la nostra presenza. La nuova manifestazione milanese dedicata al libro è un evento di natura prettamente commerciale e il Ministero dei Beni Culturali non parteciperà". 

 

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.