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Bray presidente della Fondazione per il Libro

 L’ex ministro della Cultura Massimo Bray presidente, nomina di un direttore artistico e di un direttore amministrativo, revisione dello statuto con l’ingresso degli editori sono le decisioni assunte dal comitato di indirizzo della Fondazione per il Libro nel corso di una riunione svoltasi il 2 agosto nel palazzo della Regione alla quale hanno partecipato il presidente Sergio Chiamparino, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, le assessore alla Cultura di Regione e Città, Antonella Parigi e Francesca Leon, il vicepresidente della Fondazione, Roberto Moisio, il responsabile Cultura di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola, i rappresentanti dei Ministeri dei Beni culturali e dell’Istruzione, Rossana Rummo e Arnaldo Colasanti, alla presenza dello stesso Bray.

Il percorso delineato prevede tappe precise: il 23 agosto avverrà la stesura della prima bozza del nuovo statuto, ai primi di settembre verrà ufficializzata la nomina di Bray, con il quale il comitato di indirizzo individuerà un direttore artistico di alto profilo in campo artistico e letterario, infine Regione e Comune sceglieranno un direttore amministrativo.

“Ho dato la mia disponibilità - ha dichiarato Bray – colpito dalla volontà di puntare su una manifestazione che ha la grande responsabilità di scommettere sul valore del libro e della cultura più in generale. Sono onorato e contento per l'incarico all'interno di quella che sarà una presenza importante nella cultura e nel mondo dei libri, che ha bisogno di attori che ci credano". Ha quindi voluto evidenziare "la voglia di scommettere nel forte rilancio di una manifestazione che a Torino ha una sua storia e che ha centralità nei progetti culturali del Paese ".

“La sfida è iniziata - ha sottolineato Chiamparino - Lavoriamo per organizzare il Salone del Libro del trentennale coinvolgendo gli editori in modo concreto. Noi proseguiamo con le date prescelte, e certo non avrebbe senso che Torino e Milano si svolgessero nello stesso periodo”. Rispondendo con una battuta in merito alla situazione venutasi a creare con la scelta dell'Aie di realizzare un'iniziativa per il libro a Milano, ha ribadito che “non mi interessa fare due saloncini nè', meno che meno, un tinello”. Sulle voci di anticipo di una settimana della kermesse milanese rispetto a Torino, il presidente ha osservato che “è evidente che è difficile fare due manifestazioni di quella grandezza più o meno nello stesso periodo. Io mi auguro che le aziende che devono partecipare abbiano bilanci così floridi da farne magari anche una terza la settimana dopo, ma non credo sia così. Quando ci saranno i due progetti discuteremo nei tavoli competenti, sia nel rapporto diretto con i milanesi che con i ministeri, ma prima vogliamo avere il nostro”.

Un Salone che, ha annunciato l’assessora Parigi, “si avvarrà di molte collaborazioni con editori di qualità. In questi giorni abbiamo registrato la solidarietà di molti editori, ed un altro tema da affrontare sarà quello degli indipendenti. Le scuole e biblioteche saranno coinvolte a livello nazionale, e non più solo piemontese”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.