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Per il Salone del Libro un progetto forte per un nuovo ciclo trentennale

“Serve un progetto forte che possa aprire un nuovo ciclo trentennale del Salone con Torino come capofila e punto di riferimento”: è la posizione espressa dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, commentando la decisione dell’Associazione italiana editore di organizzare a Milano una manifestazione alternativa.

“Sentiamo la necessità - ha proseguito Chiamparino - di lanciare un nostro progetto altamente innovativo, un progetto nazionale, dal quale dipenderà il futuro del Salone. Non possiamo pensare di fare leva solo sulle divisioni interne all'Aie, correndo il rischio di fare due 'saloncini’.

La decisione degli editori comporta anche lo slittamento del rinnovo degli organi della Fondazione per il Libro: “Venerdì ci sarà l'assemblea dei soci della Fondazione: sarà un'occasione utile per un primo confronto. Credo non sia prudente in questa fase procedere con le nomine, che rimanderemo a dopo agosto, quando il progetto sarà più definito”.

Una posizione condivisa dall'ex ministro della Cultura Massimo Bray, presidente in pectore della Fondazione. "Ho già parlato con Bray, che è disponibile a lavorare su queste linee guida - ha annunciato Chiamparino - ma ovviamente prima ci deve essere un'idea chiara da sviluppare, e poi si potrà parlare di rinnovo degli organi della Fondazione per il Libro"

.Al presidente della Regione non sono piaciute le parole usate da Federico Motta, presidente dell’Aie (“L'amministrazione e la Fondazione di Torino decida di fare quello che vuole. Noi iniziamo un percorso nuovo e recederemo dalla Fondazione”): “Le affermazioni del dottor Motta, rese con il tono che lo contraddistingue almeno da quando ho avuto il piacere di conoscerlo, dimostrano quale fosse il suo obiettivo fin dallo scorso ottobre. A questo punto, e lo dico con toni meno sgradevoli dei suoi, la sfida è accettata: noi ora ci prendiamo il tempo strettamente necessario per elaborare un progetto innovativo con le diverse personalità che, a cominciare da Massimo Bray, hanno dato la loro disponibilità. Giocheremo le nostre carte sul piano dell'innovazione culturale con un progetto che segni discontinuità con il passato e un rilancio forte del Salone del Libro, un progetto che, anche in considerazione dell'intesa e del sostegno al Salone da parte dei Ministeri dei Beni culturali e dell’Istruzione, abbia come obiettivo la promozione di tutte le forme di lettura a livello nazionale”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.