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Un Salone del Libro a Milano?

La Regione Piemonte prende posizione sulle indiscrezioni secondo le quali l'Associazione italiana editori vorrebbe organizzare a Milano un Salone del Libro alternativo a quello di Torino.

Il presidente Sergio Chiamparino e l'assessore alla Cultura, Antonella Parigi, ritengono “urgente la convocazione di un incontro con cui aprire un dialogo costruttivo con l'Aie. L'ormai trentennale storia del Salone del Libro ha reso Torino l'indiscusso punto di riferimento nazionale della promozione della letteratura e della valorizzazione dell'attività editoriale. Un patrimonio collettivo che ha trovato quest'anno un ulteriore consolidamento nell'ingresso fra i partner della manifestazione di Intesa Sanpaolo e di due ministeri, Beni culturali e Istruzione, a conferma di come non vi sia alcuna ragione per metterne in discussione la sede".

"Il Salone del Libro di Torino - sottolineano Chiamparino e Parigi - è un valore per Torino, per il Piemonte e per il Paese, su cui è piuttosto necessario lavorare congiuntamente per renderlo ancor più solido e condiviso, evitando la dispersione di energie e opportunità. Un orizzonte da perseguire congiuntamente fra tutti gli attori del sistema, nei confronti dei quali la Regione Piemonte si pone, come sempre, con la piena disponibilità al confronto e alla collaborazione, anche su temi di natura organizzativa e gestionale".

Sull'argomento è intervenuto anche il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini: “Ho sentito parlare di questa idea, non nuova. Vedrò giovedì il presidente dell'Aie, Motta, e certamente parleremo anche di questo. A scanso di dubbi ed equivoci tengo comunque a ribadire che l'entrata del Governo nel Salone di Torino mantiene tutta la sua validità e conferma che la nostra intenzione, di cui ho parlato anche oggi con il ministro Giannini, è di investire sul Salone di Torino e di rafforzarlo per quello che già è da anni, come punto di riferimento nazionale. Rispetto ovviamente l'autonomia degli editori, ma sarebbe davvero utile che anche l'Aie convergesse su questa scelta. Sono proprio i primi segnali positivi del 2015-2016 sul mercato del libro che dovrebbero spingere pubblico e privato a fare sistema”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.