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Per il Teatro Regio servono interventi strutturali e un piano industriale

E’ stata dedicata alla situazione del Teatro regio di Torino l’informativa che l’assessora alla Cultura, Antonella Parigi, ha effettuato durante la riunione della Sesta Commissione del Consiglio regionale l’9 novembre.

“Gli enti culturali spesso non sono così dissimili dalle aziende: se si tagliano le risorse ad ambiti strategici come il marketing, la promozione e la comunicazione e si riduce la qualità si rischia di chiudere. Per risollevare il Teatro Regio - ha sostenuto Parigi - ritengo servano interventi strutturali per riequilibrare il rapporto costi/ricavi, che non significano tagli al personale ma un miglior utilizzo delle risorse al fine di aumentare la produttività e gli incassi. E serve un piano industriale che prenda esempio da altre fondazioni liriche di pregio, dal Teatro dell’Opera di Roma alla Fenice di Venezia, che si sono risollevate da situazioni di precarietà grazie ad una programmazione diversificata per il pubblico e che punta anche sul turismo”.

L’assessora ha sottolineato la necessità di mettere in atto un programma di revisione dei costi che distingua le spese dagli investimenti e di creare un ufficio marketing che collabori con le strutture locali di marketing turistico e con gli altri enti culturali del territorio, puntando ad aumentare la bigliettazione. Fondamentale poi per scongiurare un declassamento sulla qualità artistica è valorizzare l’orchestra, dotandosi al più presto di un direttore musicale di prestigio.

Parigi ha inoltre evidenziato come “l’azione di controllo nei confronti della tenuta dei conti della Fondazione del Teatro Regio non è mai venuta a mancare da parte nostra e, anzi, fin dal 2015 abbiamo sempre segnalato la difficile situazione finanziaria che si andava delineando, sollecitando, inascoltati, l’adozione di soluzioni in grado di dare stabilità all'ente. Recuperare il disavanzo strutturale è un obiettivo più che fattibile ma serve visione. Da parte della Regione c’è la più ampia disponibilità ad incontrare il sovrintendente Graziosi per valutare il piano industriale, che andrà poi condiviso con gli altri soci”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.