Il "no gentile" come atto di coraggio, come obiezione ferma e concisa per esprimere il proprio dissenso contro l’opacità dei tempi, è il tema intorno al quale ruota la 14a. edizione di Torino Spiritualità, a Torino e in Piemonte dal 26 al 30 settembre. Scelto in omaggio allo scrivano Bartleby del celebre racconto di Melville, questa tematica si ritrova oggi di grande attualità.

Alla presentazione del programma, al Circolo dei Lettori di Torino, lo hanno ripetuto tutti. “A dire di no con gentilezza - afferma l'assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi, che della manifestazione è stata a suo tempo l'ideatrice- è una questione di coraggio e di coerenza. Per dire no alla rassegnazione ci vuole coraggio. E ce ne vuole per dire no alla paura, oggi molto diffusa nel Paese. E ancora ce ne vuole per dire no all'individualismo". La direttrice del Circolo Maurizia Rebola e il curatore del programma Armando Bonaiuto sostengono che il "no gentile" non è emblema di rassegnazione, bensì un vero e proprio atto di coraggio,

Il programma, come di consueto ricchissimo, spazia dal diavolo ('lo spirito che dice sempre no' è l'epiteto con cui Mefistofele si presenta a Faust nel capolavoro di Goethe) ai "no grazie” degli attuali tempi difficili. Ma indaga anche storie di vite non allineate con un programma curato da Marco Belpoliti, i ribelli nei libri, dal Chinaski di Bukoski in un reading con Massimo Popolizio, al Barone Rampante di Calvino discusso con i premi Strega Edoardo Albinati e Paolo Giordano.

Come sempre non mancheranno la Scuola di Otium, lo yoga, le camminate spirituali, incontri nei centri buddhisti e dedicati ai bambini. Fra i luoghi del festival anche il carcere di Torino, dove Albinati incontrerà alcuni detenuti in un appuntamento pubblico. Il tutto fra Torino, Alba, Novara e Verbania.

Info: www.torinospiritualita.org