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Gestire il Salone del Libro valorizzando le competenze

Un’informativa svolta il 24 maggio davanti alla VI Commissione del Consiglio regionale ha consentito all’assessora alla Cultura di puntualizzare che per il futuro del Salone del Libro la Regione si adopererà per una gestione che sappia valutare le competenze.

Intanto, si sta lavorando con il Comune di Torino per mettere a punto una convenzione che dovrà contenere elementi cruciali come la tutela dei lavoratori della Fondazione e la condivisione delle scelte sulla governance, e per trovare un partner privato, e non un affidamento di servizi, che presenti un progetto per le prossime edizioni e che si occupi di organizzazione, valorizzazione del marchio, aspetti commerciali, allestimento e comunicazione. La gara verrà impostata dalla Regione tramite le sue partecipate Circolo dei lettori e e Scr. La Fondazione per la Cultura si occuperà dell’organizzazione dei contenuti culturali, del Salone Off e delle sponsorizzazioni. Sarà inoltre costituito un Comitato di indirizzo, o cabina di regia, insieme agli editori, che potranno partecipare alla gara per l'organizzazione del Salone.

L’assessora ha poi criticato chi ha ha sostenuto che il successo del Salone è da attribuire a una parte politica. In realtà il Salone si è salvato da solo, con la sua comunità, dimostrando di essere importante non solo per Torino e il Piemonte, ma per il Paese. In 30 anni si é costruito un evento non replicabile altrove e che ha visto sempre la Regione in prima fila, come nel 2017, quando sono emerse criticità di bilancio, nel 2018, quando si è affidata la gestione congiunta al Circolo dei Lettori e alla Fondazione per la Cultura.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.