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Record per Ibf, l’area business internazionale del Salone del Libro

Ha riscosso indubbiamente un grande successo l'edizione 2018 di Ibf - International Book Forum, l'area business del Salone del Libro di Torino in cui il mondo dell’editoria internazionale, del cinema e della televisione ha avuto l'opportunità di incontrare tutti gli editori italiani e i loro libri per trattarne e acquistarne i diritti di traduzione, di adattamento, di serializzazione: oltre 500 iscrizioni già prima dell’inizio, almeno altri 100 operatori che si sono aggiunti a lavori avviati, 6.000 richieste di appuntamento che hanno generato 3.000 incontri one to one attraverso la piattaforma appositamente messa a punto.

Riscontro positivo anche per le “fellowship”, la grande novità di quest’anno: 20 operatori internazionali provenienti dal mondo editoriale e 20 dal mondo audiovisivo si sono incontrati nell’anteprima di mercoledì 9 maggio alla Scuola Holden per un panel di quattro presentazioni da 20 minuti ciascuna, dove hanno avuto l’opportunità di ascoltare le esperienze di quattro nomi chiave del settore editoria e del settore media sul punto di incontro tra il contenuto letterario, narrativa e saggistica, adulti e ragazzi, e il mondo audiovisivo focalizzato all’adattamento per il cinema, la televisione, il teatro.

In tutto, sono stati 36 i Paesi rappresentati a questa edizione: Albania, Argentina, Austria, Bangladesh, Canada, Cina, Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Federazione Russa, Francia, Georgia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Macedonia, Messico, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Palestina, Polonia, Regno Unito, San Marino, Siria, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia.
L’Ibf è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Piemonte e di Ita-Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Le opinioni degli operatori
Soddisfatti anche i partecipanti. Michelangelo Fano, della casa di produzione francese Studio Canal, ha dichiarato che “è stata un’esperienza stimolante e dinamica, specialmente per i professionisti del settore cinematografico, un appuntamento che consente non solo lo scambio d’idee ma anche il crearsi di quei rapporti fondamentali per lo sviluppo di nuovi progetti. È anche un’opportunità per fare il punto sullo stato attuale del settore e per acquisire una visione a 360 gradi su come lo storytelling si stia evolvendo attraverso i vari media”. Impressione condivisa da Megan Reid, della statunitense Fx Networks: “L’Ibf di quest’anno è stato incredibilmente vivace: ho accolto con favore l'opportunità di farmi un’idea più chiara del mercato editoriale italiano”. Francis Bickmore, dell’inglese Canongate Books, ha commentato di aver avuto “un numero incredibile di incontri utili e creato delle reti nuove ed eccellenti: mi ha soprattutto aperto gli occhi su un nuovo tipo di collaborazione tra i mondi dell’editoria e del cinema, facendo una cosa che nessun’altra fiera al mondo fa”. Anche Aaron Brookner, della britannica Pinball, tornerà all’Ibf: “Nel settore del cinema è raro avere l’opportunità di parlare direttamente con editori, agenti e scout presenti nello stesso luogo. Sono stata ispirata da storie incredibili, tutte esposte in maniera impeccabile, a cui non avrei potuto accedere in altro modo”. Positivo anche il giudizio di una veterana dell’Ibf come Suzanne Brandreth di Cooke International Canada: “Nel corso di dieci anni di frequentazione torinese ho creato e stretto relazioni durature con editori italiani e internazionali di ogni tipo e competenza”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.