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Alla Sacra di S. Michele sopralluogo per la stima dei danni

La Sacra di San Michele è salva. L'incendio divampato la sera del 24 gennaio è partito dal tetto del convento dove abitano tre padri rosminiani. E lì per fortuna si è fermato. Come ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte al termine di un sopralluogo effettuato nel pomeriggio del 25 gennaio con l'assessora alla Cultura, i danni non sembrano essere ingenti, anche se ha riconosciuto che è stato corso un bel rischio.

Il presidente ha quindi confermato che, come gli aveva garantito in mattinata l'assessore al Bilancio, nei fondi europei sono state individuate risorse abbondantemente sufficienti per far fronte alle operazioni di ripristino delle parti bruciate. Sia lui che l'assessora hanno poi ringraziato i vigili del fuoco per essere riusciti, con un lavoro straordinario, a circoscrivere i danni e dichiarato che il rogo ha intaccato una parte che sembra facilmente riparabile.

Monumento simbolo del Piemonte, l’abbazia venne costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano, a 40 chilometri da Torino, ed attira ogni anno 100.000 visitatori da tutto il mondo. Candidata ad essere inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, è dedicata al culto dell’Arcangelo Michele e si inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000 chilometri che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant'Angelo, in Puglia.

Il sito della Sacra

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.