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Un nuovo disegno di legge per le sale cinematografiche

La Regione Piemonte crede fortemente nell’importanza culturale, sociale ed economica che ha il cinema, soprattutto nei nuclei urbani a bassa densità abitativa: per tale motivo, la Giunta ha approvato un nuovo disegno di legge sulla diffusione dei cinema in Piemonte.

La norma principale è il frutto di un articolato lavoro di più direzioni che, pur mantenendo il cooordinamento dell’Assessorato alla Cultura, coinvolge in modo permanente diverse altre direzioni, dalla Tutela del territorio alle Opere pubbliche.

Con questo disegno di legge vengono disciplinate le modalità per avviare le attività cinematografiche e le relative autorizzazioni alla trasformazione di immobili da destinare a sale cinematografiche, nonché alla ristrutturazione di sale già attive. La norma, che dovrà essere discussa in Consiglio regionale, recepisce a livello regionale quanto contenuto nella “legge Franceschini”, con l’obiettivo di permettere agli operatori del settore di accedere alle risorse e ai nuovi strumenti di intervento previsti dal Ministero. Partendo dalla fondamentale funzione culturale del cinema, ne riconosce la valenza all’interno della programmazione urbanistica e territoriale. Nello specifico, le sale cinematografiche di nuova costruzione saranno edificate nelle zone a destinazione commerciale, turistico-ricettiva, direzionale e produttiva. Una preferenza verrà data agli interventi di riuso di edifici esistenti, coerentemente con la finalità del ddl di limitare gli impatti ambientali e il consumo di suolo.

In futuro si potranno superare alcune rigidità esistenti, derivanti in particolare dai parametri fissati sulla capacità dell’offerta e sulla distanza tra le sale cinematografiche, che limitano alle sole quattro province di Asti, Novara, Torino e Verbania la possibilità di aumentare le sale e i posti, peraltro con numeri ridotti, il che risulta penalizzante sia per gli operatori che vogliano modernizzare e trasformare impianti esistenti o realizzarne di nuovi, sia per i cittadini che vivono in territori decentrati.

“Il ddl è il risultato di un grande e importante lavoro di concertazione, che mette l’esercizio cinematografico al centro della pianificazione territoriale - dichiara Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte - Con questo testo vogliamo dare nuovo slancio a un settore di grande rilievo per il territorio e nell’ambito dei consumi culturali, per permettere una presenza più capillare di sale e dare agli operatori gli strumenti per realizzare interventi, grazie a una semplificazione delle procedure anche per gli enti locali e la Regione, e per accedere ai fondi messi a disposizione dal Ministero”.

La “legge Franceschini” ha previsto un Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche, per il quale è stato istituito un fondo di 30 milioni di euro all’anno fino al 2019, di 20 milioni per il 2020 e di 10 milioni per il 2021.

Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.