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La cultura in Piemonte nel 2016, il cinema rimane il più amato

Dalla relazione annuale dell’Osservatorio culturale del Piemonte, che ha presentato l8 novembre  La cultura in Piemonte nel 2016, un’istantanea dello stato di salute della cultura nel territorio regionale, basato sui dati statistici raccolti nel corso dell’anno, emerge una realtà culturale resa fragile dalla lunga crisi che si è abbattuta sul sistema economico e ha colpito particolarmente il settore, che complessivamente conta 21.156 imprese attive (il 4,8% delle imprese registrate in Piemonte) con quasi 81.000 occupati e 5 miliardi di valore aggiunto. Dopo il periodo di buio, si colgono però gli spiragli positivi, tanto che rispetto al 2015 si registra un lieve aumento sia in termini di occupati (+1,5%) si di valore aggiunto (+1,9%).

L’attività prediletta è il cinema: 1 residente su 2 ha visto almeno un film al cinema per un totale di 7,97 milioni di biglietti venduti e per 48,85 milioni di Euro incassati. Le previsioni per l’anno in corso sono meno confortanti (-7,7% di biglietti venduti e -8,9% di incassi al botteghino). I musei hanno registrato un incremento complessivo delle visite pari all’8,6% rispetto all’anno precedente, sostenuto anche dall’aumento di tessere Abbonamento Musei (destinato in particolar modo ai residenti), con quasi 10.000 nuovi utenti, e Torino+Piemonte card (pensata per i turisti), con oltre 48.000 tessere vendute. I mesi di visita preferiti sono aprile e maggio e le fiere di arte contemporanea sono tra le più visitate dell’anno. La tendenza si conferma positiva anche nel 2017, tanto che nel primo semestre sono stati registrati 2,8 milioni di ingressi nei musei del Sistema Museale Metropolitano

“Ad oggi -  ha detto nel suo intervento l’assessora alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi - il bilancio è in miglioramento. Gli investimenti partono da tavoli inter-assessorili: per questo credo che debba cambiare l'organizzazione amministrativa per permettere una semplificazione e rendere reali i controlli. L’innovazione rimane il punto fondamentale. La cultura può prosperare perché capace di perseguire obiettivi pubblici facendo impresa e in questo settore servono manager specifici.”

Tendenza opposta invece per la musica leggera, con -14,9% di pubblico e -35,5% di incassi. A compensare lo spettacolo dal vivo ci pensa il teatro, che segna un +20,5% sugli incassi a fronte di un aumento di biglietti venduti (+3,7%) su un totale di 8.444 spettacoli proposti.
Rimane centrale il ruolo delle biblioteche civiche, veri punti di snodo con un ruolo non solo culturale ma anche sociale, che contano a livello regionale 2,2 milioni di prestiti e 1,7 milioni di presenze (dato 2015).

A sostenere tutto questo, oltre agli incassi del settore, vi sono le risorse pubbliche destinate alla cultura, che nel 2015 ammontavano a poco meno di 245 milioni di Euro (-2% rispetto al 2014). Un valore che è tornato ai livelli di 20 anni e che, soprattutto negli ultimi 5 anni, è stato segnato da una significativa contrazione dei fondi in conto capitale, destinati a investimenti di medio e lungo termine. I maggiori finanziatori a livello regionale sono le amministrazioni comunali (45%) seguite dalle Fondazioni bancarie (26%), dalla Regione Piemonte (17%) e dallo Stato (11%). Interessante il primo dato sull’Art Bonus, che mette in evidenza come il Piemonte sia la terza regione in Italia per erogazioni, ammontanti a 27,4 milioni di Euro.

Il dato che rimane più importante, tuttavia, è quello dell’astensionismo culturale: nel 2016 poco più di un piemontese su 10 non ha preso parte a un evento, non è andato al cinema, non ha letto giornali o libri. Un dato meno drammatico rispetto a quello di altri territori (la media nazionale è di 2 su 10) ma che comunque rappresenta un’importante spinta verso il coinvolgimento di tutta quella fascia di popolazione non ancora coinvolta nel sistema culturale.

L'Osservatorio Culturale del Piemonte nasce con un protocollo d’intesa che vede la partecipazione di Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Compagnia di San Paolo, AGIS Piemonte e Valle d’Aosta, IRES Piemonte, Camera di Commercio Industria e Artigianato di Torino, Fondazione Fitzcarraldo, e opera per restituire un quadro aggiornato e sistematico delle principali variabili del settore culturale.

Tutti i materiali sono scaricabili su www.ocp.piemonte.it/

Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.