Regione Piemonte - Piemonteinforma

Torino Spiritualità, cinque giorni sull'infanzia che resta dentro

Restare o diventare bambini? Rifiutarsi di crescere oppure ritrovare da grandi un tesoro che si pensava perduto? .L'infanzia che scorre dentro di noi anche da adulti, e che può essere infantilismo o stimolo alla curiosità è il tema di Torino Spiritualità che nella sua tredicesima edizione porta il titolo di 'Piccolo me'.

La manifestazione, in programma dal 21 al 25 settembre con cinque giorni di incontri, dialoghi e spettacoli per riflettere sulla possibilità di ritrovare alcuni aspetti della propria infanzia e scoprire quanto “piccolo me” vive ancora nel “grande me” che ogni adulto è diventato, avrà ospiti filosofi, teologi e scrittori e giornalisti, ma anche attori e musicisti per dare voce e atmosfera agli autori del passato. Tra i relatori l'imam donna Ani Zonneveld e la saggista Cecile Alvarez. Fra le novità,i percorsi devozionali che dalla Via Francigena si estendono fino ai Sacri Monti del Piemonte.

"Allargare sempre più il raggio dell'iniziativa, portandola anche fuori da Torino" è l'obiettivo voluto dalla Regione Piemonte, come ha dichiarato l'assessora alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi. “Penso ai Sacri Monti, sui quali stiamo investendo moltissimo e che intendiamo collegare fra loro in un percorso sulle orme degli antichi pellegrini, e alla Via Francigena piemontese, dal Medioevo battuta da migliaia di fedeli diretti a Roma dal Nord Europa".

Torino Spiritualità, che avrà l'usuale format, porterà in Piemonte tamburi giapponesi e antiche ninna nanne sefardite, una imam donna dagli Usa, uno spettacolo sul paradiso e un laboratorio sul 'disegno brutto', quello di chi come i bambini non sa disegnare ma vuole comunque imparare a esprimere la sua creatività.
In primo piano, come spiega il curatore Armando Buonaiuto, sei appuntamenti ispirati alle parole di Gesù 'Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli' con lo storico dell'arte Francois Boespflug, il direttore di Repubblica Mario Calabresi, il teologo Vito Mancuso, il fondatore della Comunità di Bose Enzo Bianchi e lo psicanalista Massimo Recalcati. L'inaugurazione è affidata a una lezione dello studioso Theodore Zeldin, ma si spazierà dalla lettura di Silvio Orlando da 'La vita davanti a sé' di Romain Gary a quella di Luigi Lo Cascio da 'La Strada' di Cormac Mccarthy. Interverranno scrittori come Moresco, Starnone, Piccolo, Lucarelli, Gamberale e Culicchia. Non mancherà l'attualità, come nel reading con Domenico Quirico 'Il mare è un grembo', che racconta il viaggio del migrante quale esperienza di paura, di speranza e anche di spiritualità.

Info: torinospiritualita.org

Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.