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Verso il Consorzio delle residenze reali sabaude

La Regione Piemonte ha approvato il nuovo statuto del Consorzio di valorizzazione culturale La Venaria Reale, che permette di ampliare il raggio di attività non più solo alla Reggia di Venaria e alle sue pertinenze ma anche alle Residenze reali che vorranno aderirvi. Quando sarà approvato dall'assemblea dei soci fondatori, l’ente assumerà la denominazione di Consorzio delle residenze reali sabaude.

Si sono quindi poste le basi per avviare e sviluppare un vero e proprio circuito, fornendo strumenti per la sua gestione e, in prospettiva, per la valorizzazione e integrazione delle diverse sedi ed esperienze culturali. In qualità di sito patrimonio mondiale, lo statuto prevede inoltre la predisposizione di un piano strategico di sviluppo e attività a supporto della pianificazione paesaggistica, come previsto per i beni Unesco, in capo agli enti competenti.

La sede del Consorzio continuerà ad essere la Reggia di Venaria, che si candida quindi a diventare capofila di un sistema di eccellenze storiche, architettoniche e paesaggistiche proprio a 20 anni dall'inserimento del sito seriale delle Residenze reali sabaude nel Patrimonio Unesco.

Si tratta di un percorso fortemente voluto dalla Giunta regionale per mettere a sistema non solo il patrimonio storico e architettonico delle dimore sabaude, ma anche le iniziative che, negli ultimi anni, hanno già contribuito creare una progettualità condivisa tra le diverse sedi. Come dichiara l’assessora alla Cultura e al Turismo, è l’inizio di un cammino che rafforzerà il sistema delle residenze, sia sul piano dei costi, ma soprattutto per la valorizzazione culturale e la promozione turistica, a livello nazionale e internazionale, del territorio.

Il nuovo statuto raccoglie una proposta formulata da Ministero dei Beni e delle Attività culturali e Regione Piemonte, coerentemente con quanto contenuto nel protocollo d’intesa del 3 luglio 2015 per la valorizzazione del Consorzio La Venaria Reale e delle altre residenze reali. E' stato poi sviluppato e definito con tutti i soci fondatori, in particolare con il contributo della Compagnia di San Paolo.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.