Regione Piemonte - Piemonteinforma

Presentato il Piano della cronicità

Presentazione ufficiale, il 12 marzo nel Campus Einaudi di Torino, per il Piano della cronicità della Regione Piemonte, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta, alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, e alle Attività produttive, Giuseppina De Santis.

Ai rappresentanti di aziende sanitarie regionali, medici di medicina generale, medici specialisti, ordini professionali, Università ed attività produttive è stato illustrato il modello scelto dalla Regione per la cura delle malattie croniche. Un sistema completamente nuovo, che costituisce l’applicazione del Piano della cronicità nazionale e che vuole mettere al centro la persona e il suo progetto di cura, rafforzando l’integrazione tra le diverse professionalità, passaggio indispensabile per migliorare la prevenzione e il controllo delle malattie, assicurare una buona qualità di vita ai pazienti, ma anche per garantire la sostenibilità dell’intero impianto nei prossimi anni. In questo modo si intende modificare la prospettiva utilizzata finora per la presa in carico dei pazienti, concentrando negli ospedali la competenza su urgenze e alta specializzazione e affidando all’assistenza territoriale la cura delle malattie croniche tramite l'incremento della domiciliarità anche attraverso l'uso della tecnologia (dalla teleassistenza domiciliare al teleconsulto specialistico), la realizzazione di reti assistenziali, la centralità del ruolo dei medici di famiglia, la riorganizzazione operativa degli ospedali e dei distretti, l'elaborazione di piani di cura personalizzati per i pazienti, la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali integrati ospedale-territorio e omogenei a livello regionale.

Dopo l’approvazione in Giunta avvenuta lo scorso febbraio, il Piano sarà sottoposto al voto del Consiglio regionale. Poi inizierà una sperimentazione della durata di due anni. Un primo periodo si concluderà nel 2019: in questa fase sono già state istituite nelle aziende sanitarie Città di Torino, To3, Cn1 Vco quattro “comunità di pratica”, composte da esperti e specialisti nelle discipline interessate, per elaborare e mettere a punto i modelli di cura che verranno poi utilizzati su tutto il territorio.

"L'attuazione del Piano - ha precisato Saitta - avverrà ricorrendo agli strumenti operativi creati in questi anni dalla Giunta regionale in questi anni: la rete delle Case della Salute, il rafforzamento del ruolo del distretto, il piano per le liste d'attesa, le linee per la Sanità digitale a partire dal fascicolo sanitario elettronico, l'esperienza dell'infermiere di comunità, la rete endocrino-diabetologica, la rete per l'Alzheimer e il rafforzamento della rete oncologica. In particolare, si vuole consolidare il rapporto di fiducia tra medico e pazienti. Il rinnovo del contratto dei medici di famiglia, che avverrà nei prossimi giorni, sarà seguito nei prossimi mesi dall'accordo regionale, in cui saranno previsti strumenti specifici finalizzati all'attuazione del Piano. Si tratta di un percorso fondamentale per il futuro della nostra sanità, per la capacità di prendersi cura dei pazienti e per la sostenibilità dell'intero sistema".

L’assessora De Santis ha evidenziato che “le dimensioni della cronicità hanno a che fare anche con le evoluzioni della nostra demografia e sono un elemento di cambiamento della nostra società che non possiamo affrontare separatamente. Come Giunta stiamo affrontando insieme alcuni grandi problemi strategici, e la cronicità è uno di quelli, e gli uffici stanno anche lavorando agli strumenti informativi della sanità per la gestione dei pazienti, come ad esempio il fascicolo elettronico, che sarà un grande strumento per la ricerca, l’epidemiologia e la cura. Occorre inoltre lavorare insieme con le imprese sociali e le associazioni assistenziali per progetti di innovazione sociale, che non siano distaccati dalla realtà, ma implichino modalità nuove di erogazione dei servizi e interessino la gestione della cronicità in modo diverso”. Ha poi ricordato che “sono stati predisposti alcuni bandi di ricerca, come la piattaforma salute-benessere, che mettono insieme Università, centri di ricerca, imprese e ospedali su progetti come la medicina a distanza”, e che si intende “finanziare alcuni di questi progetti affinché, in maniera innovativa, possano diventare modalità operative nuove negli ospedali e nella medicina del territorio”.

“Per affrontare le sfide che ci pone il nuovo Piano - ha dichiarato l’assessore Ferrari - occorre rivedere il sistema di welfare piemontese. Per troppo tempo l'ambito assistenziale e quello sanitario hanno camminato su strade parallele, ma è indispensabile andare nella direzione di una sempre più forte integrazione e per dare vita ad un modello territoriale in cui aziende sanitarie e Comuni siano maggiormente integrati e lavorino congiuntamente”.

Il testo del Piano

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.