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Il bando, aperto lo scorso 2 febbraio e chiuso il 29 aprile, ha una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro. Le domande pervenute sono 80, per un importo totale richiesto di 18 milioni e 60 mila euro e un importo ammissibile di 17 milioni e 430 mila euro.
Degli 80 progetti i primi 55 hanno copertura finanziaria, di cui uno solo parziale, e gli ultimi 24 hanno passato la selezione ma restano in attesa di ulteriori risorse per accedere alla fase di progettazione definitiva. Solo uno è stato dichiarato non ammissibile. Le risorse necessarie per completare la graduatoria sono 3 milioni e 690 mila euro. Il contributo, in conto capitale per la realizzazione di investimenti previsti in progettualità integrate connesse alla pianificazione d’area, è pari al 90 percento delle spese ammissibili.
Hanno partecipato alla selezione enti pubblici singoli o associati ed enti di gestione delle aree protette regionali. Per quanto riguarda le Unioni montane, su un totale di 54 solo 6 non hanno partecipato al bando: 27 in maniera diretta, 21 attraverso altri soggetti capofila, come le Unioni e i Parchi. Ad oggi sono finanziati interventi di 40 unioni su 48, mentre le restanti otto sono in graduatoria.
L’operazione sostiene investimenti di miglioramento delle infrastrutture turistiche e ricreative connesse alla rete del Patrimonio escursionistico regionale: itinerari per escursioni a piedi e in bicicletta, vie ferrate e siti di arrampicata, con le relative strutture ricettive di servizio, come bivacchi, rifugi e ostelli. È previsto anche il potenziamento dell’informazione turistica a supporto della fruizione sostenibile estiva ed invernale delle aree rurali montane e collinari del Piemonte.
“Si tratta – ha commentato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – di progetti di area vasta, principalmente per completare e integrare operazioni già avviate. Interventi volti a potenziare il sistema regionale outdoor con l’obiettivo di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica, conservare il paesaggio, promuovere le tipicità locali attraverso il contatto diretto con i turisti e favorire la creazione di opportunità di lavoro nelle zone rurali”.
Chiusa la prima fase, adesso si apre la seconda con scadenza il 10 novembre 2016. In questi 120 giorni gli enti selezionati devono presentare la programmazione definitiva (pubblicheremo nei prossimi giorni su questo sito gli indirizzi e le modalità di presentazione) . Successivamente nei quattro mesi seguenti gli uffici saranno impegnati per poter arrivare a febbraio del 2017 a far partire gli appalti per la programmazione outdoor. L’obiettivo è completare tutti gli interventi in due stagioni. “La prossima estate – ha aggiunto l’assessore Valmaggia - si avvieranno i cantieri dei progetti da realizzare nei successivi 24 mesi. L’obiettivo è concluderli entro l’estate del 2018”.
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