Anello Pessinea-Villaretti-Grangette - Descrizione itinerario

Come arrivare:
Da Torino in treno sulla ferrovia Torino-Ceres fino alla stazione di Germagnano. Da qui parte la linea di autobus che porta fino ad Usseglio e che ferma in ogni frazione.
In auto percorrere la strada provinciale della val di Viù che parte da Lanzo. Percorrerla superando Viù fino al ponte del Forno. Possibilità di parcheggio 100 metri più avanti.

Punto di partenza:
Da Forno di Lemie 842 m, in corrispondenza della Stura, attraversare il bellissimo ponte di pietra, ed imboccare il sentierino che sale ripido verso destra. Il sentiero compie alcune svolte nel bosco prendendo quota, quindi giunti a ridosso di alcune torrette rocciose, piega definitivamente verso est.

Il percorso:
Un breve tratto pianeggiante, quindi con una risalita si raggiunge la bella cappella bianca della Madonna del Truc, o Madonna della Consolata, da cui si gode un bel panorama sulla vallata.
Proseguire sul sentiero che prosegue dalla parte opposta della cappella e con bel percorso pianeggiante costeggiato da piloni votivi, si raggiunge la borgata Pessinea di Viù 1016 m (bellissima fonte all'inizio dell'abitato).
Si entra nell’abitato e lo si attraversa. In corrispondenza di una vecchia osteria con campi di bocce salire a sinistra, seguendo i segnali bianco-rossi. A un bivio imboccare il sentiero a sinistra per Villaretti.
Il sentiero si inerpica deciso nei boschi, raggiungendo numerosi gruppi di baite : Sauna, Tinetta , Colletto e infine Parneri 1181 m da cui in un paio di minuti si raggiunge un pilone votivo con uno splendido panorama sulla vallata (libro di vetta).
Da qui il sentiero è meno evidente e occorre porre attenzione ai segnali. Superati numerosi valloncelli con vari saliscendi, si raggiunge il panoramicissimo Crest del Vent , o Crest dl’Ertà . Qui durante la seconda guerra mondiale, in ragione della posizione da cui si domina tutta la valle, vi era una sentinella dei partigiani .
Da questo punto si scende verso il vallone d’Ovarda. Dopo un’ultima piccola salita, evitabile per sentierino che attraversa la frazione Le Coste, si raggiunge Villaretti 1143 m, a cui arriva anche la strada.
La discesa su Lemie può essere effettuata sia per la strada sia per la vecchia mulattiera che inizia alle prime case del paese.
In questo caso si arriva a Lemie in centro del paese. Appena prima di arrivare qui, a destra si stacca un sentierino che porta alla bella cascata del torrente Ovarda.
Da Lemie si può tornate a Forno sulla strada oppure dalla piazza imboccare a destra la mulattiera che scende fino alla Stura; superarla su un guado, prendere a sinistra la stradina che scende per bei prati arrivando alla frazione Gaiera e quindi di nuovo sulla provinciale. Percorrerla per pochi metri fino al bruttissimo nuovo ponte pedonale in corrispondenza della frazione Villa, attraversare di nuovo la Stura e seguire prima una pista usata per mettere in sicurezza il fiume poi un sentierino appena più in alto che raggiunge in breve il ponte del Forno, punto di partenza. Di buon passo il giro completo richiede almeno 5 ore.

Se si ha voglia di camminare ancora, si consiglia di effettuare un ulteriore tratto del sentiero da Villaretti fino alle Grangette, splendido punto panoramico.
Attraversare il paese tenendosi in alto fino alla piazza superiore, case Lesaire. Da qui percorrere per poche decine di metri il sentiero segnato che sale verso i boschi, fino al cartello “Fontana” che indica il sentiero a sinistra. Percorrerlo con vari saliscendi nei bei boschi di faggio fino a raggiungere il torrente Ovarda , superabile con un ponticello (ël pont 'd fer). Da qui prendere il sentiero a sinistra che scende leggermente per poi salire ripido alla borgata Inversigni, raggiunta da una strada interpoderale.
Salire sulla strada per pochi metri. In corrispondenza di una sterrata che scende alla parte alta della borgata, si stacca sulla sinistra un sentierino che sale nel bosco. In pochi minuti si perviene alle Grangette 1308 m.
Voltando a sinistra si percorre in piano il crestone, passando vicino ai resti di un antico gioco di bocce (fino a pochi anni fa c'erano ancora le bocce di legno), pervenendo a un grosso ometto di pietre, in splendida posizione dominante la valle.
Siamo arrivati al termine della salita.
Da qui si ritorna sulla sterrata e la si percorre in discesa, toccando le case Fontana. Prima del successivo piccolo gruppo di case, Molar, in mezzo a prati ancora ben curati, si trova a sinistra la vecchia mulattiera che scende direttamente a Lemie in corrispondenza del ponte.
Da qui ci si ricongiunge all’itinerario sopradescritto.
Calcolare circa 200 metri di dislivello aggiuntivo e un paio d’ore di cammino.