La linea Cadorna nell'Alto Verbano

A primavera 2010 sono iniziati i lavori relativi al progetto Slow panorama percorribilità dolce lungo la Linea Cadorna, che ha come capofila la Provincia del Verbano Cusio Ossola e come partner le Comunità Montane Alto Verbano e Valgrande, il Parco Nazionale della Valgrande ed i comuni di Aurano, Oggebbio e Trarego Viggiona (vedi articolo pubblicato sul sito della Rete escursionistica a febbraio 2010). A che punto sono i lavori?

I lavori di sistemazione della strada Colle-Folugno, appartenente alla Linea Cadorna (www.lineacadorna.it e www.associazionelineacadorna.it), sono iniziati nel mese di giugno del 2011. Con questi lavori, primo tassello di un più ampio intervento di recupero ai fini turistici dei manufatti appartenenti alla linea Cadorna, si interviene sulla strada (all'epoca carrozzabile) che da Colle conduce al Passo Folungo, transitando sia a Sud che a Nord del monte Bavarione, per un percorso completo di circa 10km, tutti pianeggianti.

La struttura viaria oggetto di progetto, la c.d. Strada Cadorna, costruita tra gli anni 1916-1918, è ad oggi un importante via di accesso (principalmente per escursionismo e MTB) alle terre alte del Verbano settentrionale (comprensorio dei comuni di Aurano, Trarego Viggiona, Cannero Riviera e Oggebbio).

La struttura viaria originaria è caratterizzata generalmente da un muro di sostegno in pietra a valle, sovrastato da banchettone in pietra di pezzatura maggiore, una sede viaria in battuto di terra (a volte in selciato con pietre “di coltello”, probabilmente in origine questa era la pavimentazione di gran parte del tracciato), una cunetta di regimazione acque a monte in pietra posata a coltello con relativa caditoia aperta o chiusa, con cunicolo sotto-strada e talvolta muro contro ripa in pietra a monte.
Il progetto esecutivo è fondato sul recupero delle strutture esistenti senza apporto di materiali estranei (es: i riempimenti vengono realizzati attraverso la frantumazione e vaglio di materiale proveniente da sistemazioni ambientali in loco che sono parte integrante dell'intervento). Si potrebbe dire che è un cantiere a "chilometro zero" nel quale è stato tenuto in buon conto il "bilancio energetico" dei lavori.

I lavori, fatto salvo il disastroso e piovoso luglio scorso, si concluderanno entro la fine dell'anno e prima delle nevicate.

Si tratta di un progetto che coinvolge un territorio unico, posto a corona di uno scenario che spazia dalla pianura a Sud (che vista da quassù è "veramente la pianura") alle Alpi più severe a Nord ed al sempre presente Lago Maggiore a Est. E non dimentichiamo il massiccio del Monte Rosa a Ovest.
E' da evidenziare anche l'ottima fruibilità, al termine dei lavori, del percorso: pianeggiante, fruibile da tutti, in un contesto bellissimo.

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