Regione Piemonte e Club Alpino Italiano:

Valorizzare e potenziare il patrimonio paesaggistico del territorio montano regionale, promuovere un turismo escursionistico eco-compatibile e garantire la frequentazione della montagna nel rispetto di adeguate condizioni di sicurezza. Sono questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto il 18 novembre scorso dall’Assessore all’Ambiente, Roberto Ravello, e da Luigi Geninatti, presidente del Club Alpino Italiano per il Piemonte.

Con la firma dell’intesa, avvenuta il 18 novembre scorso, presso la sala Giunta del palazzo della Regione in piazza Castello a Torino, il Club Alpino Italiano, a cui viene ufficialmente riconosciuta la funzione culturale e sociale nella realizzazione delle attività escursionistiche, conferma e rinnova il suo impegno nell'ammodernamento delle rete sentieristica regionale, ripristinandone la segnaletica, e provvedendo alla manutenzione e all’adeguamento complessivo e strutturale dei rifugi alpini.
Parallelamente, la Regione sarà invece impegnata nella definizione ed organizzazione della rete regionale dei percorsi escursionistici, un patrimonio che attualmente è costituito da più di 3.000 percorsi con uno sviluppo di oltre 15.000 chilometri . Attraverso l’intesa, il CAI assicura inoltre il monitoraggio e l’aggiornamento annuale dei dati tecnici relativi alle tappe degli itinerari Blu e Rosso della Via Alpina che interessano il territorio regionale, fornendo tutte le informazioni aggiornate relative all’offerta escursionistica e alla ricettività delle strutture di proprietà del C.A.I. agli uffici turistici.
Attraverso una prima tranche di finanziamenti, circa 8 milioni di euro, messi a disposizione dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, sono stati finora finanziati 55 progetti per l'infrastrutturazione di itinerari escursionistici per i quali sarà necessario, attraverso le azioni previste dal protocollo, garantire adeguate opere manutentive.

“È comune interesse della Regione e del Cai - sottolinea l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello - poter disporre di un’efficiente rete escursionistica costituita da percorsi adeguatamente segnalati ed oggetto di regolare manutenzione al fine di favorire la sicurezza degli escursionisti ed incrementare lo sviluppo di un turismo a basso impatto in zone considerate svantaggiate. I tracciati escursionistici attraversano un territorio molto vasto connettendo tra loro peculiarità ambientali e paesistiche uniche, nonché elementi di interesse storico e culturale, permettendone indirettamente la messa in valore. Su questi itinerari è quindi determinante garantire servizi qualitativamente efficienti, a partire dall'accoglienza nei rifugi. A tale scopo la Regione - conclude Ravello - nell'ambito del progetto strategico di cooperazione transfrontaliera italo-elvetica V.E.T.T.A di cui è capofila, ha inoltre avviato un’attività di indagine sulle strutture ricettive d'alta quota volta ad analizzarne dotazioni strutturali, impiantistica, servizi offerti ai turisti, e fornire a proprietari e gestori delle strutture utili indirizzi per migliorarne la gestione anche sotto il profilo della compatibilità ambientale e della qualità nell'accoglienza”.

“Il Club Alpino Italiano del Piemonte - conclude Luigi Geninatti , presidente Cai Piemonte - forte dei suoi 52.000 soci, gia da diversi anni contribuisce al turismo del territorio piemontese.
Grazie alle nostre scuole e alle gite che periodicamente organizzano le diverse sezioni, portiamo in montagna migliaia di persone. Con la firma del protocollo il Cai si impegna, in collaborazione con la Regione, all'incremento del turismo d'alta quota e alla manutenzione e promozione turistica dei suoi 70 rifugi, oltre che delle 80 strutture incustodite. Per ciò che invece riguarda la sentieristica, saranno impegnate nel ripristino della segnaletica e nel suo ammodernamento, 81 delle nostre sezioni e 32 sottosezioni”.