Alpi 365 - Tavola rotonda Escursionismo in alpeggio

Domenica 25 Ottobre 2009 presso lo Spazio Incontri ad Alpi 365 si è svolta una tavola rotonda dal titolo Alpeggi senza confini: escursionismo in alpeggio.
Pubblichiamo una sintesi ed un commento relativi all'evento.

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Vai alle immagine dello stand Sui sentieri del Piemonte

Turismo escursionistico, lavoro dell’uomo, produzioni tipiche ed organizzazione sociale in alpeggio sono i temi che hanno caratterizzato gli interventi dei partecipanti alla tavola rotonda organizzata Domenica 25 Ottobre ad Alpi 365.
L’incontro ha stimolato un vivace confronto tra soggetti qualificati nei settori della ricerca scientifica, della pubblica amministrazione, degli operatori turistici e dei produttori agricoli sulla valorizzazione degli alpeggi come risorsa turistica, culturale e come fonte di diversificazione dell’attività e dell’economia agricola in montagna.

La prima mezz’ora della tavola rotonda è stata dedicata alla presentazione di alcune esperienze ed attività di promozione del turismo escursionistico in alpeggio effettuate dalla Regione Piemonte - Assessorato Montagna, nell’ambito di progetti di cooperazione transfrontaliera con Francia e Svizzera e alla presentazione del volume Escursioni in Alpeggio - alla scoperta degli ambienti, del lavoro e dei prodotti d’alpe.
La seconda parte dell’incontro caratterizzato dalla discussione moderata ha messo in luce criticità e punti di forza di queste iniziative, delineando i tratti di possibili modelli di sviluppo di nuove iniziative per una concreta e reciproca valorizzazione integrata della ricettività d’alta quota offerta dai rifugi e delle attività d’alpeggio in un contesto di sistema turistico locale ambientalmente sostenibile.

Questo tipo di approccio non può limitarsi al solo sviluppo di nuove progettualità tese a promuovere escursioni in alpeggio, formare, sensibilizzare visitatori e operatori ma deve partire dalle esperienze già realizzate per integrare e strutturare in modo efficace e duraturo ciò che di positivo è stato fatto. La vera sfida è quella di dare continuità vitale alle iniziative oltre i tempi e le opportunità economiche messe a disposizione dai progetti.

Il successo di queste iniziative progettuali, ovvero la capitalizzazione dei risultati attraverso la continuità nel tempo delle azioni previste, è assicurato solo se la filiera del processo decisionale e la catena della responsabilità sugli impegni da assumere e da mantenere nella fase post – progetto, sono completamente condivisi dalla pluralità dei soggetti coinvolti e corrispondono alle aspettative delle collettività locali.
Diversamente la mancanza di punti di convergenza tra attese e progettualità condivise potrà produrre azioni sterili prive di efficacia e moltiplicatrici di perplessità verso le nuove proposte.