Aggiornamento del Catasto Regionale dei Percorsi Escursionistici

Il Catasto regionale dei percorsi escursionistici, istituito con D.G.R. 37 - 11086 del 23 marzo 2009, si trova in questo momento in una fase di verifica e razionalizzazione.Quali sono i prossimi passi da compiere da parte degli organismi di pianificazione e controllo a livello regionale e provinciale?

La prima fase di lavoro, che ha portato alla definizione e successiva istituzione del Catasto regionale dei percorsi escursionisti, ha visto le Consulte Provinciali per la Rete dei percorsi escursionistici impegnate in un lavoro di raccolta dei dati a livello provinciale e trasmissione degli stessi a Regione Piemonte ed in particolare a IPLA, che per la Regione, ne ha curato la revisione, implementazione e armonizzazione al fine di dar vita, appunto, al Catasto regionale.
È chiaro che i dati forniti dalle singole Province, nella fase di accatastamento dei percorsi, fossero alquanto disomogenei, soprattutto perché provenienti da fonti diverse (nei casi migliori rilevamenti GPS, schede del CAI, o altre associazioni, oppure cartografia escursionistica provinciale). Un primo grosso sforzo di razionalizzazione, come sopra detto, è stato fatto già a monte, nella fase di inserimento dei dati.

Si tratta, in questa fase, di ovviare a situazioni ancora poco chiare come sovrapposizioni di codici diversi, vertici di tratti non contigui, proliferazione di percorsi secondari e di calibrare le scelte iniziali sulla realtà dei dati inseriti: ad esempio in alcuni casi dove risulti preferibile ridefinire i confini dei settori sulla base di elementi fisiografici ben precisi (corsi d’acqua, linee spartiacque) anziché dei limiti comunali, oppure definire una codifica standardizzata dei grandi itinerari come la GTA.
A tal fine nei mesi di agosto, settembre ed ottobre si sono riunite le Consulte provinciali per la Rete dei percorsi escursionistici, che insieme a Regione Piemonte hanno fatto il punto e concordato le modalità per razionalizzare ulteriormente la rete.

Accanto al lavoro di razionalizzazione della Rete, va parallelamente portata avanti la progressiva conversione di tutti i percorsi in tracciati rilevati con strumentazione GPS e con i requisiti definiti da Regione Piemonte.
Un primo grosso passo sarà presto fatto grazie ai rilevamenti che gli Enti Beneficiari ammessi a finanziamento ai sensi della misura 313-1 del PSR stanno realizzando.
I corsi per Rilevatori della Rete Regionale dei Percorsi Escursionistici tenuti nella scorsa primavera / estate hanno inoltre formato ben 80 rilevatori GPS, il cui lavoro va ora pianificato e coordinato.
L’obbiettivo finale è quello di arrivare, nei prossimi anni, ad avere la Rete Regionale interamente rilevata con strumentazione GPS e con i requisiti definiti da Regione Piemonte.

Per concludere, ci sembra importante sottolineare il fatto che l’istituzione del Catasto regionale dei percorsi escursionistici, avvenuta a marzo, con i suoi 3.500 percorsi per un totale di 15.500 Km, è solo il primo passo, di fondamentale importanza, del lavoro che, nei prossimi anni, ci aspetta: grazie ad una costante attività di revisione ed implementazione, in cui è fondamentale la collaborazione delle Consulte provinciali, tra qualche anno potremo davvero dire che il Catasto sarà completo. E anche allora il lavoro continuerà: il Catasto, infatti, vuole essere strumento per un’attenta attività di monitoraggio sul territorio e infrastruttura di base per una corretta pianificazione della rete sentieristica.