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Il Piemonte è sempre più ambito

Aumentano ancora i turisti che lo scelgono per le vacanze

Galleria Subalpina  - TorinoTorino e il Piemonte hanno saputo frenare la caduta nei flussi turistici che storicamente si registra dopo un evento olimpico e si apprestano anzi a trasformare il picco di presenze corrispondente al periodo dei Giochi nel primo scalino di una futura nuova ascesa. E il messaggio che lanciano la presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l'assessore al Turismo, Giuliana Manica, sulla base dell'analisi dei dati definitivi sul turismo piemontese nello scorso anno è chiarissimo. "Il 2006 - afferma Bresso - è stato l'anno della svolta. Ora la scommessa è lavorare duramente per far sì che il picco fatto registrare nei flussi turistici non cominci a decrescere, come è storicamente avvenuto in tutte le zone che hanno ospitato eventi olimpici. Finora abbiamo tenuto, e questo é già un risultato positivo di cui felicitarsi. D'ora in poi, però, dobbiamo puntare a trasformare questo picco nel primo scalino verso una nuova ascesa".

Dopo aver superato nel 2005, in piena volata olimpica, il traguardo dei 10 milioni di presenze, il Piemonte ha fatto registrare nel 2006 un flusso turistico di circa 11 milioni e 95mila unità. Torino, con quasi tre milioni e mezzo di turisti, è diventata la prima area turistica, seguita dalla zona dei laghi, che ne ha raccolti poco più di tre milioni. Un risultato eccezionale hanno fatto registrare anche Langhe e Roero, cresciuti del 35% anche se in numeri assoluti si tratta di poco meno di 400mila presenze. Tali dati hanno fatto scalare al Piemonte due posizioni nella classifica turistica delle regioni italiane, superando Sardegna e Friuli Venezia Giulia per raggiungere il dodicesimo posto a una incollatura di distanza dalla Puglia. In termini di crescita percentuale, fra il 2000 e il 2006 il Piemonte ha visto aumentare il suo turismo del 37%, una performance praticamente ineguagliabile.

L'Italia rimane il principale mercato con il 55% delle presenze, mentre dall'estero arriva il 45%. Torino è la meta preferita dagli italiani. La situazione si ribalta invece nell'area dei laghi, dove la maggioranza delle presenze è legata agli stranieri, soprattutto tedeschi. La Germania, d'altronde, si conferma allo storico primo posto nel mercato straniero, in crescita del 9,6% con oltre un milione di presenze. Al secondo posto il Regno Unito, con un boom di crescita pari a circa +42% e oltre 753mila presenze. Molto bene anche gli Usa, con una crescita record superiore al 42% e 430mila presenze. Turismo in aumento anche dal Giappone, con +22% e 84mila presenze.

"I mercati più in crescita - rileva Manica - sono quelli su cui abbiamo indirizzato una mirata campagna di promozione. Questo ci incoraggia a continuare, in particolare sui mercati emergenti extraeuropei, che assumono un aspetto sempre più importante. Investiremo dando incarico alla nuova Agenzia per l'Internazionalizzazione".

Secondo la presidente, si dovrà anche valutare in modo capillare la reale potenzialità ricettiva del Piemonte, individuando il modo per calcolare anche le presenze nelle seconde case e nelle strutture rurali che sfuggono alle rilevazioni: "Del turismo piemontese si conosce soltanto la parte emersa dell'iceberg, ma per fare una programmazione efficace è necessario conoscere anche quella sommersa".

gg

Torino, 31/05/2007