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Fabbisogni formativi delle imprese

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Quali sono i profili professionali considerati interessanti per il sistema produttivo? Quali le competenze attese da parte delle imprese?
Se ne è parlato mercoledì 29 ottobre in occasione della presentazione dei risultati dell'indagine sui  fabbisogni di competenze professionali delle imprese piemontesi, presso il palazzo della Provincia di Torino, alla presenza della presidente Bresso e degli assessori all'Istruzione e Formazione professionale Gianna Pentenero e al Lavoro, Teresa Angela Migliasso.
L'indagine è stata realizzata nell'ambito del Progetto Rif - Rete Indagine Fabbisogni - promosso dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino con tutte le Province piemontesi.
Scopo dell'indagine la conoscere le caratteristiche della domanda di competenze professionali da parte delle imprese in 19 settori economici nella Regione Piemonte. Dai risultati emerge un'idea di Piemonte diverso, di un sistema che ha voglia di cambiare e di investire sull'innovazione abbandonando sistemi rigidi e autoreferenziali nell'uso delle risorse e contrastare  la grave interpretazione della formazione solo come un costo.

"Le trasformazioni epocali legate al decentramento e al passaggio delle competenze al sistema dell'istruzione - sottolinea l'assessore all'Istruzione alla Formazione professionale Gianna Pentenero -  permettono di conoscere i fabbisogni di competenze. Un progetto come RIF ci pone in una situazione di vantaggio. I dati a disposizione possono essere un ulteriore elemento anche rispetto agli indicatori OCSE-PISA e alle azioni di orientamento. La potenzialità di Rif sta infatti nell'essere un progetto partecipato che nella condivisione di informazioni coinvolge le parti sociali (imprese e lavoratori), la scuola e la formazione professionale e le comunità locali attraverso le province."

Il decentramento delle politiche del lavoro  - ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, Teresa Angela Migliasso - attribuisce alla Regione ed alle Province un ruolo strategico per l'incontro tra domanda ed offerta. La Regione ha cercato di interpretare al meglio questo ruolo attuando una politica di programmazione e di gestione delle attività che, in maniera concertata ed integrata, favorisca questo incontro. In questo quadro l'indagine sui fabbisogni rappresenta un esempio "alto' di azione congiunta che, attraverso la conoscenza delle esigenze professionali delle imprese e dei relativi contenuti in termini di competenze, è in grado di offrire ai differenti livelli del sistema educativo e professionale informazioni preziose per realizzare attività e percorsi di una certa efficacia".

Torino, 29/10/2008