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Ridotto impatto ambientale

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Salone del Gusto e Terra Madre 2008 tracciano il punto di partenza di un'ambiziosa sfida dal cammino pluriennale: rendere la più grande fiera sul cibo di qualità e il più importante meeting di comunità del cibo provenienti da tutto il mondo due eventi dal ridotto impatto ambientale.
Slow Food, Regione Piemonte, Città di Torino, organizzatori di entrambe le manifestazioni, insieme al Politecnico di Torino e in collaborazione con altri partner, si sono impegnati in un percorso avviato in via sperimentale già nel 2006.
L'obiettivo del progetto Eventi a ridotto impatto ambientale, inserito nel programma di Torino 2008 World Design Capital, è appunto la progressiva riduzione dell'impatto ambientale delle due manifestazioni per mezzo di scenari sostenibili di consumo e gestione degli scarti, quali allestimenti in materiale che alla fine saranno usati per le fondamenta delle strade, eliminazione della moquette, differenziazione del 50% dei rifiuti prodotti, riutilizzo degli imballaggi, biodegradabilità dei materiali per la fruizione del cibo, sistema logistico di trasporto delle merci a impatto ridotto, approvvigionamento energetico derivato da fonti rinnovabili locali, limitazione delle emissioni di anidride carbonica.
“Questo progetto - ha commentato l'assessore regionale all'Energia, Andrea Bairati, durante la presentazione svoltasi l'8 ottobre a Torino - è coerente con le politiche della Regione volte a utilizzare in maniera più intelligente le risorse che consumiamo e con la campagna ‘Uniamo le energie', con cui il Piemonte ha deciso di raccogliere la sfida di investire sulle energie rinnovabili, sul risparmio e sulle tecnologie sostenibili. Inoltre, sana una contraddizione, perché il Salone del Gusto, che da sempre lancia un messaggio positivo dal profondo significato culturale ed educativo, è una delle manifestazioni più energivore che il nostro territorio organizza. Ci auguriamo che questo sistema venga applicato anche alle altre manifestazioni convegnistiche: il ruolo delle istituzioni sarà proprio far sì che questa diventa una modalità di lavoro".

gg

Torino, 08/10/2008