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Documentazione:

L'informazione degli enti pubblici

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La rete delle strutture informative degli enti pubblici piemontesi offre complessivamente un buon servizio, con punte di gradimento molto alto.

A sostenerlo è un'indagine, la prima in Italia nel suo genere, che ha coinvolto 20 amministrazioni diverse e 40 sportelli informativi (Uffici relazioni con il pubblico, Infopoint, sportelli del cittadino) che hanno aderito al progetto Polis Piemonte, iniziativa che vede come capofila la Regione e che conta oggi 52 amministrazioni e oltre 180 operatori che lavorano in rete e condividono dati per dare ai cittadini risposte complete e chiare.

I risultati complessivi sugli oltre 1200 questionari proposti a chi si è rivolto agli uffici informativi di persona o per telefono riscontra un 66% di giudizio "ottimo", mentre il 28% si attesta sul "buono" e la sufficienza viene assegnata solo dal 3% degli interpellati. I tempi di risposta sono per il 90% tra l'ottimo e il buono, la chiarezza della risposta ottiene da più della metà degli intervistati l'ottimo e dal 41% il buono.

Da migliorare invece la completezza della documentazione fornita: quella cartacea è definita buona dal 48% degli utenti e solo il 33% si dichiara completamente soddisfatto delle schede informative semplificate, degli opuscoli e dei moduli consegnati a corredo della risposta; quella fornita via Internet vede il 17% degli utenti dare un giudizio tra il sufficiente e lo scarso, il 38% buono, il 21% ottimo. Le valutazioni meno favorevoli riguardano aspetti solo apparentemente marginali: da segnalare il 17% di utenti che si dichiarano solo sufficientemente soddisfatti dell'orario di apertura degli sportelli, con un 4% di cittadini che danno una valutazione scarsa, e con un ottimo che, in questo caso, si attesta al 22%. Pur rimanendo in un ambito di valutazione positiva, da notare il dato sulla facilità nel mettersi in contatto con la struttura informativa: vero che oltre l'83% dà un buon giudizio buono/ottimo sull'orario di apertura, ma il 13% di giudizi sufficiente induce a ripensare a modalità e strumenti che agevolino il contatto con il pubblico.

Agli sportelli si rivolge soprattutto chi possiede il diploma di scuola media superiore, con una leggera prevalenza delle donne, mentre i laureati sono l'11%. L'età di chi contatta maggiormente le strutture va dai 41 ai 60 anni, ma con uno scarto percentuale minimo rispetto alla fascia di utenza che dai 21 ai 40 anni.

red

Torino, 28/05/2008