Per prevenire l’affollamento dei pronto soccorso durante i picchi di epidemia influenzale, la Giunta regionale ha predisposto, fino al 15 marzo, un piano di interventi straordinario, che prevede l'attivazione di 320 nuovi posti letto di continuità assistenziale e altri 150 per il ricovero di sollievo in residenze assistite, oltre al potenziamento dell’assistenza domiciliare.
Secondo l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, "la decisione deriva dall’analisi della situazione verificatisi lo scorso anno, quando si era evidenziata la necessità di governare i flussi, evitare il concentrarsi delle criticità su singole strutture e scongiurare che i pazienti siano costretti a rimanere per ore in barella nei corridoi. Una delle cause che provoca il collasso dei pronto soccorso consiste infatti nei numerosi posti letto per acuti occupati da pazienti dimissibili, ma che non possono essere mandati a casa perché nessuno può prenderli in carico. Si tratta di pazienti fragili, anziani cronici o non autosufficienti. In questo modo si continua ad occupare un letto ospedaliero in modo inappropriato creando un effetto-tappo che poi viene a causare il sovraffollamento dei pronto soccorso. E’ quindi prioritario poter disporre di una vera rete di continuità assistenziale, così da favorire la dimissione dei pazienti dimessi dai reparti ospedalieri una volta superata la fase di acuzie e dare risposte ai bisogni clinici e assistenziali, potenziando i percorsi di continuità assistenziale".
