Per il Piemonte, segnali di ripresa confermati. I dati sull'occupazione e la disoccupazione del terzo trimestre 2015 resi noti dall'Istat, insieme ad altri indicatori, disegnano un quadro che, come sottolineato dall'assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, induce a un cauto ottimismo. Questo dato - ha evidenziato l'assessore - lo dobbiamo sicuramente anche alle riforme e alle azioni messe in campo dal governo, che hanno contribuito, insieme ad alcuni fattori economici più generali come il basso prezzo del petrolio, il cambio favorevole all'euro o i bassi tassi di interesse, a rimettere in moto l'economia. Il Jobs Act ha dato fiducia alle imprese, il taglio dell'Irap è stata una misura importante per favorire l'occupazione. La decontribuzione dei nuovi contratti, il famoso bonus di 8000 euro, ha consentito non solo molte trasformazioni di rapporti precari in rapporti stabili, cosa già di per sé positiva, ma anche molte nuove assunzioni. Fino ad ora i licenziamenti di persone assunte con il nuovo contratto a tutele crescenti sono stati pochissimi, al di sotto di un dato fisiologico, e va detto che queste persone - grazie al Jobs act - riceveranno un indennizzo che non avrebbero avuto in caso di contratti tradizionali a tempo determinato o in somministrazione. La situazione va quindi migliorando, ma per riagganciare, o quanto meno avvicinare, i livelli pre-crisi ci vorrà del tempo, sperando che il trend di risalita prosegua senza intoppi o ricadute.  La dinamica positiva si è innestata, verificheremo nei prossimi trimestri se la ripresa marcia su basi solide o se è destinata nuovamente a fermarsi, augurandoci che non avvenga un’inversione di tendenza. Difficile fare previsioni, nel clima di incertezza che ancora predomina, ma non mancano certo nella nostra regione le potenzialità per mantenere e rafforzare l’evoluzione in atto.