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Il presidente Chiamparino su “Porti aperti”

In merito alla manifestazione “Porti aperti”, svoltasi Torino e in altre città il 12 giugno, il presidente Sergio Chiamparino ha commentato che “la strada intrapresa dal Governo Salvini (e lo definisco così non a caso) é solo un modo per spostare quello che viene considerato un fastidioso problema anziché un’emergenza umanitaria. Non si può pensare di gestire così un fenomeno di dimensioni epocali semplicemente credendo di vincere un braccio di ferro per spostare il problema da Pozzallo a Valencia. Anche perché questo può funzionare la prima volta, ma non la seconda. É una strada sbagliata, sia perché così facendo si gioca una cinica partita sulla pelle di chi arriva nei nostri porti spinto dalla povertà e dalla disperazione, sia perché non si creano le basi per costruire politiche di lungo termine a livello europeo. Perché si considerano i migranti solo come un fastidioso problema, e si cerca di spostarlo coinvolgendo altri”.

“Viceversa - ha proseguito Chiamaprino - credo che l’Europa debba non solo essere accogliente, ma investire sulle migrazioni, organizzando corridoi umanitari, contrastando i trafficanti di persone e gli scafisti, e organizzando l’accoglienza e l’inserimento in tutti i paesi europei attraverso corridoi umanitari gestiti dall’Unione Europea. Da questo punto di vista lo slogan ‘Porti aperti’ é comprensibile nella sua immediata opposizione al linguaggio di chiusura degli slogan salviniani, ma non é sufficiente a sfidare il Governo Salvini e la maggioranza che lo sostiene su una politica di lungo periodo che veda nelle migrazioni non solo un problema ma una risorsa”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.