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Lagioia: "Gli scrittori felici di venire al Salone"

Il direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia, presenta con soddisfazione il programma della 30a. edizione della rassegna: “Una cosa che mi ha stupito è scoprire che gli scrittori di tutto il mondo sono felici di venirci perché qui si divertono. E quest'anno avranno ancora più occasioni per divertirsi grazie ad un numero incredibile di incontri, oltre 1.200, e al primo Festival dei Festival di Cultura che ospiteremo. Abbiamo lavorato tutti come una squadra di combattenti nel nome di uno dei più importanti eventi culturali italiani. E quest’anno il Salone sarà anche molto internazionale grazie alla collaborazione degli Istituti di Cultura italiani all'estero e all’International Book Forum, aperto anche al cinema”.

“I libri - continua - non sono prodotti commerciali come gli altri, sono oggetti caldi che accendono emozioni, hanno un’anima, si possono vendere, ma non si può vendere la loro anima. Chi non lo capisce non sa come ci si deve comportare con loro. Torino lo sa bene ed è da 30 anni la casa di quell’anima. Lo sanno i libri, gli editori, gli organizzatori e il pubblico. La cultura dei libri è una cultura gioiosa, viva, forte, festosa. Il Salone ha sempre cercato di interpretare questa cultura e sono molto orgoglioso che mi abbiano chiamato al timone”.

Secondo Lagioia, l’immagine del libro che scavalca un muro “fa capire che il Salone non è soltanto il luogo dove la maggior parte degli editori italiani si danno appuntamento ogni anno, ma è anche il posto in cui si riflette attraverso i libri, che sono uno degli strumenti più complessi per raccontare il mondo e il tempo in cui viviamo. Abbiamo un'idea della cultura non come un oggetto da mettere in vetrina, ma come una forza viva e trasformativa. Siamo costruttori di ponti, ci sono più simpatici coloro che li costruiscono anziché coloro che sollevano muri. Siamo quindi per il dialogo continuo. La cosa bella è che c’è una risposta meravigliosa da parte di tutta la comunità non solo torinese ma italiana. E questo perché, in 30 anni, il Salone è riuscito a costruire intorno a sé una comunità viva di lettrici e di lettori. Questa è la nostra grande forza”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.