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L'accoglienza diventa un’opportunità: al Piemonte incentivi per 7 milioni

“La Regione è disponibile ad accompagnare un processo di graduale redistribuzione degli immigrati, come per altro ha già fatto nel corso del 2016, anche grazie ai 7 milioni di euro che il Viminale destinerà ai Comuni piemontesi. Possiamo così parlare di accoglienza come opportunità per le comunità che decidono di ospitare”: è la posizione espressa dall’assessora Monica Cerutti dopo aver partecipato alla riunione del Tavolo regionale sull'immigrazione, tenutasi l’11 gennaio nella Prefettura di Torino con la partecipazione in videoconferenza del capo del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Ministero dell’Interno, Mario Morcone.

“Uno dei nodi da affrontare - ha aggiunto Cerutti - è quello dei piccoli Comuni, che devono essere accompagnati nell'attivare percorsi di accoglienza, o favorendo la loro unione o tramite la gestione da parte dei consorzi socio-assistenziali”.

I 7 milioni destinati al Piemonte per spese senza vincolo di destinazione, in base al meccanismo degli incentivi, saranno così suddivisi: 3.773.000 euro ai Comuni della Città metropolitana di Torino, 1.112.000 a quelli della provincia di Cuneo, 937.000 a quelli della provincia di Alessandria, 608.000 a quelli dellla provincia di Asti, 638.000 a quelli della provincia di Novara, 358.000 a quelli della provincia di Biella, 324.000 a quelli del VCO, 360.000 a quelli della provincia di Vercelli.

I migranti presenti in Piemonte all'interno dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) sono attualmente 13.077, distribuiti per il 40% in provincia di Torino ed 60% nelle altre province (1.594 Alessandria, 1.062 Asti, 622 Biella, 2.070 Cuneo, 1.201 Novara, 700 Vercelli, 582 VCO). I progetti Sprar attivi coinvolgono però solo 1250 persone in 46 Comuni, e in 902 Comuni non è attivo alcun progetto di accoglienza.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.