La Giunta regionale ha deciso di rinnovare il protocollo d’intesa riguardante la vigilanza sulle strutture residenziali per minori.
Il testo voluto dagli assessori alle Politiche sociali e alla Sanità, ed approvato durante la riunione del 25 maggio, intende continuare nel solco del percorso di promozione della qualità dell’accoglienza dei minori allontanati dalla famiglia e inseriti in apposite strutture a loro destinate, avviato nel 2016, attraverso la ridefinizione dei requisiti gestionali e strutturali di tali residenze. Ha una durata triennale e, per conseguire strategie condivise e attività di raccordo, oltre che al Tribunale per i Minorenni per il Piemonte e la Valle d’Aosta coinvolge anche il Centro per la Giustizia minorile ed il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. Tutti i firmatari si impegnano, a cadenza mensile, a contribuire alle attività di monitoraggio necessarie per condividere e, dove necessiti, migliorare, le procedure strategiche mirate a fronteggiare possibili criticità.
L’assessore alle Politiche sociali rileva che è un dovere assicurarsi, con tutti i mezzi possibili, della buona assistenza prestata ai minori ricoverati in comunità educative ed assistenziali, in quanto si tratta di soggetti molto fragili, in forte difficoltà, e per i quali occorre una cautela maggiore.
La Giunta ha inoltre aderito in qualità di partner a “Bella presenza-metodi, relazioni e pratiche nella comunità educante”, progetto che vede come ente capofila la cooperativa Sociale Dedalus di Napoli. L’obiettivo è attivare una rete di persone, pratiche e competenze in grado di mettere in campo un insieme di interventi integrati e innovativi utili alla prevenzione, contrasto e rimozione dei fenomeni di dispersione e disagio scolastico, agendo sulle molteplici cause e fattori di rischio che determinano tali situazioni. In Piemonte sono interessate le città di Torino, Cuneo e Racconigi.