Lavorare per l’apertura di nuovi punti informativi ad Oulx e alla stazione di Torino Porta Nuova, che vadano ad aggiungersi a quello di Bardonecchia ed affrontare la criticità dei minori non accompagnati sono i risultati della riunione per discutere della situazione dei migranti in Valsusa, svoltasi l’8 maggio su iniziativa dell’assessore regionale all’Immigrazione ed alla quale hanno partecipato i sindaci di Bardonecchia, Clavière e Oulx, la Prefettura di Torino, la Croce rossa italiana, il Consorzio socio-assistenziale della Valsusa e l’associazione Rainbow4Africa.

Per quanto riguarda i minori, è già stato avviato un programma di accoglienza, ma è sorta l’esigenza di stabilire un dialogo sul tema con le Regioni francesi limitrofe, oltre ad affrontare la questione dei respingimenti. Inoltre, si vorrebbe percorrere la strada del ricongiungimento con i parenti quando residenti altrove in Europa. E’ stato anche deciso di verificare la possibilità di avviare i migranti in percorsi di inserimento socio-lavorativo.

L’assessora ha sottolineato come la Valsusa stia già dando prova di una grande capacità di solidarietà e di risposta alla situazione, in quanto la microaccoglienza dà ospitalità a 150 persone tra bassa e alta valle, e che su questo fronte si può parlare di modello Valsusa.