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Si rafforza la vigilanza sulle strutture per minori

Diventa ancora più stretta la collaborazione tra la Regione Piemonte e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per il Piemonte e la Valle d’Aosta per rafforzare la vigilanza sulle strutture che ospitano i minori e contrastare quelle non autorizzate.

E’ quanto previsto dal protocollo d’intesa “per la promozione di strategie condivise e attività di raccordo e collegamento in materia di vigilanza sulle strutture residenziali per minori ubicate sul territorio piemontese” sottoscritto il 19 febbraio in Sala Giunta alla presenza degli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta, e alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, e dal procuratore capo presso il Tribunale per i minorenni di Torino. Anna Maria Baldelli.
Il protocollo, della durata di due anni, costituisce uno strumento importante per proseguire nel percorso di collaborazione già intrapreso: l’obiettivo è potenziare l’attività di controllo sulle strutture autorizzate che ospitano minori, così da valorizzare quelle che realmente pongono in essere interventi educativi e di crescita dei ragazzi, facendo emergere le strutture senza alcuna autorizzazione.

Come hanno chiarito Saitta e Ferrari, “oggi in Piemonte sono 187 le strutture che ospitano minori, con una media di dieci posti letto, che saranno tenute a trasmettere ogni mese alle commissioni di vigilanza l’elenco degli ospiti. Ora prenderanno il via incontri periodici per coinvolgere maggiormente questi organismi ed attivare modalità operative strutturate che garantiscano lo scambio di informazioni e la collaborazione, in modo da migliorare gli standard qualitativi delle comunità consentendo di rendere omogenea l’attività di vigilanza e di controllo sul rispetto delle normative e dei requisiti strutturali, gestionali ed organizzativi, superando alcuni problemi che erano emersi nel passato. Il Piemonte è la prima Regione a dotarsi di un protocollo con questa caratteristiche, un primo passo per rendere più efficiente il sistema di vigilanza che riguarda non solo i minori ma anche il mondo degli anziani”.

Anche il procuratire Baldelli ha convenuto che “le commissioni di vigilanza devono lavorare più a stretto contatto, perché diventa tutto più facile se c’è collaborazione. Dal confronto nascono migliori metodi e tipologie di interventi a tutela dei minori, perché non dobbiamo mai dimenticare che la comunità deve essere prima di tutto un luogo di protezione”.

La firma del protocollo è stata anche l'occasione per ribadire il no del Piemonte al progetto del Governo di abolire i Tribunali e le Procure per i minori.

 

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.