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Insediata la Rete di protezione ed inclusione sociale

Il Piemonte è pienamente disponibile a "vedere come una priorità del proprio lavoro la Rete nazionale di protezione e inclusione sociale", insediatasi nei giorni scorsi a Napoli. L'organismo, voluto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, sarà una sorta di coordinamento di tutti i soggetti protagonisti del welfare, dagli enti locali al terzo settore.

"La Rete di protezione e inclusione sociale - ha rimarcato l'assessore regionale alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, al termine della riunione - rappresenta un passo rilevante nella costruzione delle politiche di welfare in Italia. Vedo in questo strumento tre punti di forza. Innanzitutto, fare in modo che le politiche di welfare escano dal cono d'ombra della residualità, perché dobbiamo portare al centro dell'agenda pubblica la ricostruzione di un sistema che rappresenta anche un'occasione di crescita. Poi rovesciare il paradigma attuale per cui la spesa socio-assistenziale italiana, non così inferiore alla media Ue, risulta debolissima rispetto al rafforzamento dei servizi territoriali e quasi tutta concentrata su erogazioni passive gestite a livello centrale. E ancora, rispondere ai veri bisogni sociali attuali, per cui se siamo uno dei Paesi con più aspettativa di vita dobbiamo intervenire con una politica per la non autosufficienza, la cronicità e la disabilità che sia all'altezza. E se oggi il lavoro è un elemento di precarietà, dobbiamo costruire un sistema che affronti il problema".

"La forza del progetto - ha concluso Ferrari - è proprio l'identificare come colonne portanti della riforma del welfare da una parte la sanità e dall'altra l'integrazione tra lotta alla povertà e politiche per il lavoro".

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.