Regione Piemonte - Piemonteinforma

La prima misura per l’innovazione sociale della strategia WeCaRe

Inizia in Piemonte la sperimentazione di un nuovo modello di welfare. Raggruppamenti composti da soggetti pubblici e privati, enti gestori delle funzioni socio-assistenziali e del Terzo settore, associazioni di volontariato possono partecipare entro il 20 dicembre al primo bando della strategia sull’innovazione sociale prevista da WeCaRe.

La misura, che stanzia 6,4 milioni di euro del Fondo sociale europeo, intende contribuire a sviluppare un welfare di prossimità, sostenendo sperimentazioni di innovazione sociale che sappiano valorizzare le connessioni territoriali espresse dai Distretti della Coesione sociale, per rendere così maggiormente incisivi e stabili i risultati prodotti nell’amministrazione ordinaria dei servizi.. Come chiarisce l’assessore regionale alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, “si mira a concepire le politiche sociali non come risposta emergenziale ai bisogni espressi dalla collettività, ma come la creazione di un processo di innovazione che consenta di generare un cambiamento nelle relazioni sociali e risponda a nuovi bisogni ancora non soddisfatti dal mercato o crei risposte più soddisfacenti a bisogni esistenti, che hanno infatti necessità di essere affrontati con logiche, soluzioni e strumenti innovativi che sappiano sfruttare le opportunità derivanti da nuovi modelli economici, dalla disponibilità di nuove tecnologie e dall'interazione e dalla contaminazione tra soggetti differenti con competenze differenti, in un'ottica di open innovation”.

I progetti selezionati potranno anche sviluppare ed esaltare attività in embrione o ancora in via di elaborazione. La definizione deve avvenire a livello territoriale nei 30 Distretti della Coesione sociale, che, definendo percorsi strategici, devono essere portati ad essere incubatori di sviluppo locale, sfruttando la ricchezza e la varietà dei sistemi produttivi, del lavoro, culturali, sociali e ambientali presenti sui rispettivi territori. Agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali capofila dei 30 Distretti, in un’ottica di potenziamento della governance locale, spetterà la responsabilità strategica degli interventi, con particolare riguardo alla responsabilità di gestire i processi di coinvolgimento e partecipazione per l’individuazione dei bisogni. La gestione di questo nuovo welfare inclusivo e capace di generare sviluppo territoriale troverà la sua possibilità di attuazione secondo due principi fondamentali: sussidiarietà circolare e governance.

A questo proposito, l’assessora all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale, Gianna Pentenero, rileva che “la pubblicazione del bando è il primo passo per la realizzazione di una strategia in grado di rafforzare la sinergia tra consorzi socio-assistenziali, Centri per l’impiego e agenzie per il lavoro accreditate, consentendo, ad esempio, di realizzare forme innovative di welfare per il contrasto alla povertà, interventi volti a favorire l’inclusione lavorativa di persone con fragilità, misure per contrastare il disagio sociale”.

L’assessora ai Diritti, Monica Cerutti, nette dal canto suo l’accento “sull’opportunità di mettere in campo un’innovazione nell’ambito sociale che guardi alle trasformazioni della comunità piemontese, che non sono solo il suo generale invecchiamento, ma anche l’evoluzione delle famiglie, non più composte secondo il modello tradizionale e con una significativa presenza di persone di origine straniera”.

Il bando sarà seguito da altre quattro misure, che tramite il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di sviluppo regionale comportano uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.