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Si rinnovano le norme sulla Polizia locale

E’ iniziato il percorso che porterà a rinnovare le norme che regolano la Polizia locale piemontese: la Giunta regionale ha approvato il 25 maggio un disegno di legge, che passa ora all’esame del Consiglio, che intende introdurre importanti elementi di rilievo al testo attualmente in vigore, la cui ultima modifica risale al 1991.

Il documento, come ci tiene a precisare l’assessore alla Polizia locale, è il frutto di numerosi incontri con i comandi, le autonomie locali e le delegazioni sindacali, che hanno prodotto un lavoro concertato con chi è sul territorio e lo vive e posto le basi per il miglioramento del servizio offerto ai cittadini e delle condizioni di lavoro degli operatori.

Tra i tanti elementi di spicco figurano l’incentivazione dell’esercizio in forma associata delle funzioni di Polizia locale, nonché la promozione dell’autonomia amministrativa dei comandi rispetto agli enti locali di appartenenza. Per questi ultimi, inoltre, è prevista la possibilità di stipulare convenzioni con organizzazioni di volontariato riconosciute a livello regionale, con lo scopo di realizzare collaborazioni tra queste ed i corpi e i servizi di Polizia locale per attività di supporto. Convenzioni potranno essere stipulate anche con le Università piemontesi per istituire corsi accademici per il conseguimento di diplomi universitari in materie attinenti la Polizia locale o destinate al riconoscimento di crediti formativi rispetto a corsi universitari diversi.

Nel disegno di legge sono state anche inserite la possibilità di svolgere il servizio in missione esterna solo nei casi indicati dalla legge nazionale n.65/1986 (ossia a fini di collegamento o rappresentanza oppure, previo accordo tra le amministrazioni interessate, per soccorso in caso di calamità o per rinforzo di corpi o servizi in occasioni eccezionali), le indicazioni relative alla composizione dell’organico, a partire dal documento di valutazione del rischio, che definisce quali servizi esterni debbano essere svolti con almeno due unità di personale, fino alla determinazione dei livelli ottimali.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.