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Come si finanzia la manutenzione e sicurezza delle strade provinciali

Ammonta a 230 milioni di euro, di cui 160 di competenza regionale, il pacchetto che entro il 2019 sarà a disposizione delle Città metropolitana e delle Province per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade di competenza.

Diverse le fonti di finanziamento, illustrate dall’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, nel corso di un incontro con i presidenti o i rappresentanti di tali enti svoltosi il 12 luglio a Torino:
* 45 milioni di fondi FSC (2014-2020) di competenza regionale già approvati e resi disponibili sulla base di un pino di riparto concordato;
* 35 milioni del Ministero delle Infrastrutture assegnati alla Regione per gli anni 2018 2019 per sistemazione e messa in sicurezza di versanti legati alla viabilità;
* 40 milioni provenienti dal Ministero dell’Ambiente (FSC 2014-2020 già approvati dal Cipe ed in attesa di pubblicazione) e assegnati alla Regione, legati anche essi alla messa in sicurezza del territorio;
ulteriori 40 milioni frutto di riprogrammazioni di investimenti gestiti da SCR e da economie su lavori già appaltati;
* 144 milioni in 6 anni (di cui 10,5 già assegnati per il 2018, 26 per i prossimi 5 anni) stanziati dal Governo direttamente alle Province per la manutenzione della rete viaria.

“La Regione, in accordo con il precedente Governo, ha fatto la sua parte per assicurare questi fondi - ha chiosato Balocco - Ora è indispensabile che le Province si attivino per realizzare i progetti e utilizzare le risorse”.

A questi fondi si aggiungerebbero quelli per manutenzione straordinarie, adeguamento e investimenti che Anas stanzierebbe per le strade provinciali riclassificate e ripassate alla sua gestione (circa 1.110 km) e che costituirebbero la rete di interesse nazionale alternativa al sistema autostradale. Il processo di riaffidamento, concluso ormai in quasi tutte le Regioni, era stato bloccato nei mesi scorsi dall’opposizione della Provincia di Vercelli ed, in parte, della Provincia di Asti. Investimenti per svariate centinaia di milioni che consentirebbero di risolvere alcuni nodi critici come le varianti di Calliano, Genola,e varianti di Calliano, Chieri, Chivasso, Carmagnola, Savigliano, Genola e Serravalle, per citarne alcune, che diversamente non troverebbero copertura finanziaria.

che diversamente non troverebbero copertura finanziaria. Anas inoltre ha già le assegnazioni per svolgere la manutenzione ordinaria in caso di passaggio.

Balocco ha dichiarato che “sarebbe assurdo perdere questa opportunità di migliorare lo stato di tali strade e di realizzare nuovi investimenti lasciandole a carico delle Province, che lamentano di non avere risorse per farne manutenzione o anche semplicemente per la rimozione della neve. Ora le Province hanno tempo fino a settembre per trovare un nuovo accordo e aderire al decreto della Presidenza del Consiglio previsto per ottobre e che riguarderà l’ultima tranche di Regioni che stanno definendo l’accordo, come Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il Piemonte rischia di essere isolato. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per favorire questo accordo, che deve essere unanime e soprattutto garantire risorse per ridare dignità al sistema viario. Ma la decisione spetta alle Province, così come la responsabilità per una mancata intesa. Al Ministero compete fornire garanzie sull’impegno sulle opere e sugli investimenti da realizzarsi sulla rete riclassificata, 600 milioni ipotizzati che devono essere ufficializzati in un apposito accordo di programma), e fornire risposte sulle perplessità delle Province sui mancati introiti dagli autovelox e sugli investimenti in autofinanziamento già da esse realizzati. Se ci sarà l’accordo di tutti i presidenti delle Province, scriveremo al Ministero anche per chiedere un incontro con il ministro Toninelli”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.