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Grandi opere: risposta alle dichiarazioni del Governo

Durante il “question time” svoltosi il 20 giugno alla Camera dei Deputati, il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha dichiarato che il suo obiettivo “è quello di riesaminare in tempi brevi le diverse grandi opere per individuare quelle necessarie e buone per i cittadini, che dovranno quindi essere concluse a partire da quelle già iniziate. Tra quelle invece non a vantaggio della popolazione dovremo in un secondo momento analizzare e valutare nel dettaglio come agire, in un processo del tutto analogo a quello svolto in altri Paesi europei come la Francia. Con riguardo alla linea ad alta velocità Torino-Lione riporto quanto sottoscritto nel contratto di Governo: ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia. Ciò che è notorio è che su questa direttrice non si sia verificato il previsto incremento dei traffici di merci che era il presupposto fondamentale dell'opera, come ha recentemente confermato anche il Commissario di Governo".

Su quest’ultimo passaggio il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha voltuo effettuare alcune precisazioni: “Non mi permetto certo di mettere in discussione il diritto-dovere del Governo di fare tutte le valutazioni che ritiene sulle singole grandi opere. Mi auguro però che le faccia su tutte, e non solo su quelle del Nord-Ovest, in particolare del Piemonte. Mi permetto però di ricordare che proprio nella relazione del Commissario di Governo era scritto, nero su bianco, che la riduzione del traffico merci sulla direttrice Torino-Lyon è dovuta sia al fatto che nell’attuale tunnel passano solo treni che, per lunghezza e dimensione, sono sempre più marginali nel trasporto merci, sia alla rilevante questione di sicurezza che riguarda l’attuale tunnel: come si vede dalla foto inclusa nella relazione del Commissario di Governo, le vie di fuga sono a distanza di 7 km l’una dall’altra, e mancano anche gli impianti di aerazione”.

“E’ evidente quindi - ha aggiunto Chiamparino - che più si aspetta a realizzare il nuovo passaggio di base più diminuiranno le merci e le persone, fino a quando si chiuderà completamente il traffico su rotaia verso la Francia, in favore di quello ben più inquinante e pericoloso su gomma, che correrà in Piemonte e in Liguria lungo le autostrade".

Concetti che sono stati ripresi dal presidente Chiamparino durante la tavola rotonda alla quale ha partecipato il 21 giugno a Lione nell'ambito dell'Assemblea generale del Comitato per la Linea europea Transalpina Torino-Lione, occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dell'opera e ribadire l'importanza della TAV per il futuro dei territori che la linea ad alta velocità collegherà tra di loro e al resto d'Europa. Erano presenti anche il presidente di Transalpine, Jacques Gounon, il coordinatore del Corridoio mediterraneo, Laurens Jans Brinkhorst, il vicepresidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, Etienne Blanc, e il direttore generale di Telt, Mario Virano,

Questa la sintesi del suo intervento: “Inutile girarci intorno: sono le infrastrutture che creano la domanda, non il contrario, e ne é classico esempio l’alta velocità Torino-Milano. Inoltre, abbiamo oggi a che fare con un importante problema di sicurezza: l’attuale tunnel é obsoleto e fuori mercato, tant’è che ci sono rigide limitazioni sul tipo di traffico merci permesso e sulla contestualità di transito dei treni. Se andiamo avanti così, presto non passeranno neanche più i regionali, o i treni merci, che vanno da Modane a Bardonecchia. Insomma, si torna ai tempi di prima di Cavour, con l’aggravante di rilanciare il traffico su gomma e peggiorare l’impatto ambientale, anche se i sedicenti ambientalisti contrari all’opera fanno finta di non saperlo. Portare a termine il tunnel di base é dunque indispensabile da un punto di vista economico, ecologico e della sicurezza, ed é necessario per consentire a due comunitá, che hanno una storia comune, di implementare gli scambi economici e sociali, con reciproco profitto. É mia intenzione continuare a lavorare per sostenere la realizzazione dell’opera, perché ne ha bisogno il Piemonte e perché ne ha bisogno l’Italia”.

 

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.