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La Sfm5 anticipa la tratta italiana della Torino-Lione

Le grandi opere non sono in contrasto con gli interessi dei cittadini, come dimostra il completamento della linea 5 del Servizio ferroviario metropolitano, un tassello rilevante dell’intera rete piemontese”: è uno dei passi salienti dell’intervento svolto dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino, durante la presentazione della linea Sfm5 e delle opere connesse, svoltasi il 3 aprile a nella stazione di Torino Porta Susa alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, del commissario di Governo per la Torino-Lione, Paolo Foietta, e dell'amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile.

La nuova tratta anticipa infatti un pezzo del percorso italiano della nuova ferrovia internazionale, con la stazione San Luigi a Orbassano, due nuove fermate e il Movicentro. I cantieri apriranno nel 2018 e i lavori dovranno essere ultimati entro il 2021. Un’operazione da 58,5 milioni di euro che contribuirà sensibilmente alla riduzione dell’inquinamento nell’area metropolitana torinese, permettendo di estendere i servizi a un ampio bacino privo oggi di collegamenti sostenibili, di cui fanno parte Orbassano, Beinasco, Rivalta, Grugliasco, Piossasco, Bruino e interi quartieri di Torino.

Il presidente è quindi intervenuto, sempre con il ministro, ad un incontro-dibattito sulle opere pubbliche, dove ha ricordato l’accordo per la logistica del Nord-ovest sottoscritto giusto un anno fa dalle Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia per essere all’altezza delle sfide europee.

Dal canto suo Delrio ha ribadito che se si propone l’Italia come molo europeo, serve forare le Alpi” e che oggi la Torino-Lione è una realtà con l’ambizione di aiutare il Paese a fare viaggiare sempre più le merci sul ferro. A questo proposito, ha ricordato che dal 2018 sulle linee ad alta velocità già operative viaggeranno anche le merci e questo permetterà di togliere circa un milione di mezzi pesanti dalle strade.
Il ministro si è soffermato anche sul Terzo Valico dei Giovi, che completa il corridoio Reno-Alpi sul percorso Genova-Rotterdam, dà continuità al tracciato del sistema svizzero aumentando la competitività del sistema portuale ligure e che ha bisogno di essere accompagnata da monitoraggio, correzioni nell’attuazione, trasparenza, vigilanza e dialogo costante con i cittadini per migliorarne l’impatto.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.