Contributi alle aziende agricole alluvionate, albo dei centri antiviolenza e adesione al mercato volontario dei crediti di carbonio sono stati i principali argomenti esaminati il 6 febbraio dalla Giunta regionale nel corso di una riunione coordinata dal presidente Sergio Chiamparino.

Aziende agricole alluvionate. Su iniziativa dell’assessore Giorgio Ferrero viene disposta per il 2017 la concessione alle aziende agricole danneggiate dall’alluvione del 24-25 novembre scorso e che non hanno percepito i pagamenti del premio per la Domanda unica 2016 di contributi per il pagamento degli interessi sui prestiti contratti per esigenze di conduzione aziendale. In questo modo la Regione ritiene di ridurre le difficoltà economiche e gestionali subite da queste imprese con un aiuto che va considerato aggiuntivo all’eventuale prestito di conduzione ordinario.

Centri antiviolenza. Viene disciplinato, su proposta dell’assessora Monica Cerutti, l’albo regionale dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, con l’obiettivo di potenziare le forme di assistenza alle donne vittime di violenza ed ai loro figli tramite modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali. L’iscrizione all’albo diventa condizione per accedere all’assegnazione dei contributi previsti dalla normativa statale e regionale.

Ambiente. Deliberati, su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, gli indirizzi per l’adesione al mercato volontario dei crediti di carbonio da selvicoltura. Potranno aderirvi le aziende che emettono anidride carbonica durante il processo produttivo, che potranno compensare economicamente l’impatto sull’ambiente di tali emissioni contribuendo al mantenimento di boschi esistenti o provvedendo alla creazione di nuove superfici forestali, permettendo così l’assorbimento di anidride carbonica tramite le piante e il terreno. In questo modo si contribuisce alla mitigazione dei cambiamenti climatici dovuti ai gas serra e si crea un reddito aggiuntivo per le aziende forestali.

Approvate anche le disposizioni per la trasformazione del bosco ad altra destinazione d’uso diversa da quella forestale, la compensazione della superficie trasformata e l’eventuale mitigazione degli impatti sul paesaggio.