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Accordo per valorizzare la rete degli uffici postali

Garantire l’attuale presenza capillare di Poste Italiane e migliorare ed ampliare l’offerta ai cittadini valorizzando la rete degli uffici postali in un’ottica di vicinanza, ascolto, prossimità, inclusione e qualità dei servizi è l’obiettivo che si pone il protocollo d’intesa firmato il 20 gennaio a Torino dall’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, e dai presidenti della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e di Anci Piemonte, Andrea Ballarè. Era presente il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna.

Al centro dell’accordo, che potrebbe fare da apripista ad analoghi interventi in altre Regioni, lo studio e la sperimentazione di soluzioni innovative a valore aggiunto nel campo dell’e-government e dei sistemi di pagamento. Previste anche iniziative congiunte per ridurre il “digital divide”, in modo da aiutare tutti i cittadini ad usufruire dei vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Particolare attenzione sarà dedicata al mantenimento ed alla valorizzazione della rete degli uffici postali, per assicurare servizi di prossimità agli abitanti dei piccoli paesi e delle aree interne, così come prevede il contratto di programma 2015-19 tra Poste Italiane e Ministero dello Sviluppo economico.

Entro un mese verrà costituito un gruppo di lavoro congiunto per individuare e attivare nuovi servizi nel campo dell’identità digitale e nel settore degli incassi, oltre che nei pagamenti e nei servizi di tesoreria, con soluzioni che permetteranno di pagare agevolmente abbonamenti ai servizi pubblici, parcheggi, biglietti, bollo auto, nonché servizi sanitari (per esempio ticket, prenotazione di visite, referti).

E’ un testo che, secondo Chiamparino “garantisce l’attuale presenza degli uffici postali nei piccoli comuni piemontesi e apre prospettive importanti di nuovi servizi, anche digitali, per le pubbliche amministrazioni e i cittadini, con riguardo particolare a chi vive in zone disagiate. E’ una strada innovativa che con Poste Italiane e Anci apriamo qui in Piemonte, con una sperimentazione che pensiamo possa essere utile anche nelle altre regioni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Caio, secondo il quale “il protocollo inaugura un modello di collaborazione nell’offerta di nuovi servizi ai cittadini, e permette di individuare modalità e strategie più efficaci in grado di coinvolgere tutto il territorio, compresi i piccoli centri, e tutte le fasce di popolazione, inclusi gli anziani, nel passaggio verso la nuova economia digitale”, e Ballarè, che ha parlato di “un risultato particolarmente importante, soprattutto per i piccoli comuni”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.