Regione Piemonte - Piemonteinforma

Il 2017 sarà l’anno della vera svolta

Nel 2016 abbiamo rimesso la macchina regionale nelle condizioni di tenere la rotta. Ci auguriamo che il 2017 sia l’anno della vera svolta, nel quale pensare di più agli investimenti”: è quanto ha sostenuto il presidente Sergio Chiamparino tracciando insieme agli assessori il bilancio dell’attività svolta e degli impegni futuri della Regione Piemonte nella consueta conferenza stampa di fine anno, svoltasi il 29 dicembre a Torino.

“Sta passando nell’opinione pubblica - ha esordito - la convinzione che in Regione ci sono politici e tecnici che si assumono la responsabilità di governare e che sanno essere vicino alle persone che soffrono e che hanno bisogno del loro intervento, come ha dimostrato l’impegno profuso nel soccorso alle popolazioni colpite dalla recente alluvione. D'altronde, la politica deve essere utile a
chi ne ha più bisogno, altrimenti il rischio è che non sia percepita la sua utilità".

Chiamparino ha proseguito il suo intervento evidenziando che “il 2016 è stato il secondo anno di nostra gestione integrale del bilancio e il risultato più evidente è che, partiti con un disavanzo di circa 7 miliardi e mezzo di euro, la Regione è oggi in equilibrio, un equilibrio che ci consente di garantire per il 2017 e il 2018 gli stessi livelli di spesa del 2016 senza alcun incremento della pressione fiscale. Politiche sociali, cultura, trasporti, istruzione, diritto allo studio, tutti i settori chiave della nostra economia riceveranno il massimo supporto permesso dalle attuali condizioni economiche. Dal canto nostro, continueremo a lavorare per l’efficientamento e la razionalizzazione dell’ente, proseguendo il percorso virtuoso degli ultimi due anni: nel 2016 abbiamo risparmiato, tra affitti e personale, oltre 5 milioni di euro. In questo contesto abbiamo anche lavorato per risolvere alcuni problemi nella gestione delle società partecipate che, senza adeguato intervento, potevano esplodere in maniera incontrollata; in alcuni casi abbiamo dovuto prendere atto della necessità di decisioni dolorose e inevitabili”.

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Un altro capitolo di speciale orgoglio, per l’ottimo lavoro fatto dalla Giunta e dagli uffici regionali, è l’uscita dal piano di rientro della sanità. “Dopo 5 anni di pre-commissariamento, dal 1° gennaio 2017 il Piemonte sarà finalmente libero dai pesanti vincoli richiesti dal Governo, a causa dell’enorme mole di debiti accumulata in anni di gestione disattenta del comparto sanitario - ha sottolineato il presidente - Era un obiettivo politico che avevamo indicato nella campagna elettorale e che abbiamo raggiunto senza alcun inasprimento fiscale e senza alcuna penalizzazione della qualità delle cure offerte ai piemontesi. Anzi, ben due studi recenti, uno del CREA-Sanità e uno dell’Ambrosetti House, collocano il Piemonte ai primi posti in Italia, dopo Emilia, Lombardia e Trentino-Alto Adige, per qualità delle cure erogate, mentre il Ministero della Salute mette il Piemonte al secondo posto in Italia nella griglia dei livelli essenziali di assistenza. Un posizionamento che, è bene ricordarlo, è merito soprattutto del personale del servizio sanitario che in questi anni difficili ha lavorato con impegno e spirito di sacrificio per assicurare la massima professionalità e assistenza”. Un cambio di rotta che, ha voluto precisare Chiamparino, “impone di tenere la barra ancora più saldamente, perché la deriva è sempre dietro l’angolo, ma al contempo ci permette di tornare ad avere piena autonomia e piena disponibilità di risorse per gli investimenti, il personale e l’assistenza territoriale e domiciliare. Per il 2017 vogliamo infatti provare a lanciare la sfida sulla medicina territoriale e sulla razionalizzazione delle aziende sanitarie, oltre a rendere concrete le operazioni di investimento, a cominciare dal completamento delle strutture di Verduno e Nizza Monferrato e delle due Città della Salute di Novara e Torino”.

Per favorire la crescita economica del Piemonte, il presidente ha ricordato il lavoro che si sta svolgendo per l’utilizzo dei fondi europei 2014-2020: “Sono già state attivate risorse per 1,4 miliardi di euro a fronte di una disponibilità di 2,9 miliardi. Stiamo quindi rispettando la tabella di marcia”.

Risultati importanti anche sul fronte dei trasporti: “Abbiamo proseguito il nostro lavoro di riorganizzazione del sistema, con una particolare attenzione all’intermodalità: il Piemonte ha tutte le carte in regola per essere il perno della logistica del Nord-Ovest del nostro Paese e per competere con i grandi nodi del Nord Europa. In questa direzione va il nostro impegno sulle grandi opere, dalla Torino-Lione al Terzo Valico, ma anche sull’ammodernamento delle linee locali, il cui sviluppo è parte complementare e integrante del sistema complessivo dei trasporti regionali”.

Ma il 2017 riserva un’altra sfida importante, la nuova edizione del Salone del Libro di Torino. “Una sfida che sapremo vincere - ha affermato - perché impostata con professionalità e rigore. Ma sostenere la cultura significa anche mettere mano al sistema dei contributi pubblici, contenendo la gestione e privilegiando i progetti: un ruolo di stimolo attivo che riteniamo indispensabile per rendere sempre più competitiva la nostra offerta culturale e turistica”.

Infine, il Patto per il Piemonte, che riassume il lavoro svolto fino ad oggi e soprattutto gli interventi da avviare nella seconda parte della legislatura e che è stato presentato pochi mesi fa al Governo. Chiamparino lo ha definito “un importante strumento di programmazione e di coordinamento che individua cinque assi di intervento - infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, rafforzamento della pubblica amministrazione - per un valore di 6 miliardi e 128 milioni di euro e che contiamo di firmare con il Governo entro gennaio. Di questi, 605 milioni sono parte dei Fondi di coesione sociale 2014/2020 già attribuiti dal Governo alla Regione, e circa due miliardi provengono da fonti di finanziamento già assegnate, come ad esempio i fondi stanziati al Piemonte dalla Struttura di missione Italia sicura. Da reperire restano ancora 3,6 miliardi di euro, che sono oggetto dei punti d’intesa previsti dal Patto, e che deriveranno dagli sforzi di coordinamento messi in campo”.

Sintesi dell'attività della Giunta regionale nel 2016

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.